Tir pronti al fermo nazionale

Questo il messaggio che ieri, nel corso della manifestazione di protesta di oltre 300 automezzi incolonnati sul tratto dell'autostrada Firenze-Bologna, il presidente della Fita-Cna, Franco Coppelli, ha lanciato all'esecutivo. «Se il governo non prenderà delle misure urgenti diventerà inevitabile un fermo nazionale di tutti i servizi di autostrasporto» ha detto Coppelli, che ha però aggiunto che «non si tratta di una minaccia». La categoria considera la manifestazione di ieri un successo. «La protesta ha dato una grande visibilità ai problemi dell' autotrasporto, senza però creare disagi eccessivi agli altri utenti dell' autostrada», ha rilevato Coppelli. «Un successo superiore alle aspettative» ha aggiunto Giovanni Montali, presidente della Fita dell' Emilia-Romagna, spiegando che hanno aderito alla manifestazione anche autotrasportatori aderenti a sigle che ufficialmente non avevano promosso la protesta. Gli autotrasportatori ora aspettano le mosse del governo. «Per la prossima settimana», ha spiegato Coppelli, «al ministero delle infrastrutture è stata convocata la Commissione costi» (un organismo della Consulta dell' autotrasporto) e in quella sede «si potranno valutare le intenzioni del governo». La situazione, per il presidente della Fita, «è assolutamente chiara: il costo del gasolio, ad esempio, è aumentato del 40%, ma le tariffe per il trasporto merci sono rimaste ferme e quindi tutto si scarica sulle spalle delle aziende che sono in grandi difficoltà. Molte chiuderanno se la situazione non dovesse cambiare».