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Bpi, arriva lo sblocco dei titoli Antonveneta

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La Procura pronta a revocare il sequestro delle azioni dopo il via libera di Bankitalia e Consob

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La decisione dovrebbe arrivare a breve, ma difficilmente entro il 21 settembre, data in cui sarà siglato il contratto preliminare per la cessione delle quote Bpi agli olandesi di Abn Amro a 26,5 euro per azione. Il dissequestro dei titoli è una delle condizioni perché l'accordo tra le due banche vada a buon fine. Perché la cessione abbia piena efficacia, infatti, è necessario anche il via libera all'operazione da parte di Bankitalia e Consob, in particolare sul ritiro delle offerte della banca di Lodi. I contatti con via Nazionale sarebbero già a buon punto ma una decisione anche da Consob dovrebbe arrivare non prima della fine della prossima settimana, a causa dei numerosi passaggi tecnici e normativi. Dopo l'ok delle Autorità di vigilanza, e con un accordo firmato, la Procura non dovrebbe porre ostacoli al dissequestro della partecipazione. Entro mercoledì, inoltre, Bpi dovrebbe procedere allo scioglimento del patto di sindacato siglato con Stefano Ricucci, Emilio Gnutti, Danilo Coppola e i fratelli Lonati, che hanno in mano il 10% del capitale Antonveneta. E gli olandesi sono pronti ad acquistare anche queste quote prima del lancio dell'opa (offerta pubblica d'acquisto), sempre a 26,5 euro. Bpi prepara il dopo Fiorani. Il condottiero della Banca del Nord assisterà solo da spettatore alla conclusione della battaglia per la conquista di Antonveneta. Le sue dimissioni da tutte le cariche nella Bpi, sono state recepite dal consiglio d'amministrazione che si è riunito ieri a Lodi all'indomani della decisione di Fiorani di abbandonare tutte le sue cariche. Una decisione arrivata nella tarda serata di venerdì, dopo che all'ex amministratore delegato della Bpi era stato contestato dai pm di Milano un nuovo reato nell'ambito dell'indagine sulla scalata alla banca di Padova. Fiorani era stato sospeso dalle cariche societarie il 2 agosto fino al 2 ottobre ed è indagato per aggiotaggio, insider trading, ostacolo all'esercizio delle funzioni degli organi di vigilanza e falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale. Il consiglio della Popolare, nell'ultima riunione che aveva decretato l'avvio della cessione della quota in Antonveneta ai rivali di Abn, aveva proposto la nomina di un direttore generale esterno per dare un segno di discontinuità con la sua gestione. Nelle ultime ore è circolato con insistenza il nome di Rainer Masera, ex ministro del Bilancio e della Programmazione economica sotto il Governo Dini. Masera è stato fino all'anno scorso presidente del SanPaolo-Imi e attualmente è consigliere della banca d'affari Ubm.

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