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Gli Agnelli restano al comando della Fiat

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Via libera alla conversione del prestito da tre miliardi. Ma l'Ifil si riporta al 30% e supera le banche

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Ma gli Agnelli non cederanno il comando. Ieri l'Ifil (la cassaforte della famiglia) ha delibeato infatti l'acquisto di azioni della casa automobilistica per riportarsi a una quota del 30,06%; dunque sopra la percentuale detenuta dal 20 settembre prossimo dalle banche (27%), per effetto della conversione in azioni del prestito da tre miliardi incassato nel 2002. L'operazione finanziaria messa in piedi tre anni fa dall'ad dell'epoca Giuseppe Morchio non stravolgerà quindi l'assetto del gruppo di Torino. All'aumento di capitale deciso ieri dal Cda Fiat proprio per consentire la conversione del maxi-prestito, ha risposto nella stessa giornata il Cda dell'Ifil, con una mossa che riporta in maggioranza la famiglia Agnelli. «Le decisioni prese dal Cda dell'Ifil sono in sintonia con quel ruolo di presidio attivo della partecipazione Fiat, che venne affermato in occasione del riassetto del 2003», ha detto il presidente della società torinese, Gianluigi Gabetti. Intanto l'aumento di capitale ha raffreddato la corsa del titolo Fiat a Piazza Affari. Dopo diverse giornate in forte attivo, ieri a fine seduta le azioni della casa automobilistica hanno registrato una flessione dello 0,50% (a 7,73 euro) mentre le altre aziende della galassia Agnelli, Ifil e le Ifi hanno ceduto, rispettivamente, il 3,06% (a 3,70 euro) e lo 0,02% (a 13,19 euro). Quanto ai dettagli della conversione del prestito, Fiat emetterà 291.828.718 azioni ordinarie al prezzo di 10,28 euro caduna. I nuovi titoli saranno sottoscritti dalle otto banche finanziatrici mediante compensazione del loro credito con l'obbligo di offrirle in opzione agli azionisti. Il rapporto di concambio sarà di una azione nuova ogni 3,35 possedute: l'opzione di offerta sarà infatti di 149 nuove azioni ordinarie al prezzo di 10,28 euro caduna ogni 500 ordinarie, previlegiate o di rispamio possedute. L'offerta in opzione agli azionisti avrà luogo nelle prossime settimane dopo aver ottenuto il consenso della Consob alla pubblicazione del prospetto informativo. I titoli sottoscritti dalle banche, però, non avranno diritto di voto fino al termine dell'offerta in opzione. L'operazione di conversione dei tre miliardi di prestito avrà un immediato effetto positivo sui conti del gruppo di Torino. E cioè la riduzione, per un analogo ammontare dell'indebitamento netto. Un dato che ha confermato le caute attese di rilancio che il gruppo si attende dopo i risultati del primo semestre. Intanto parte in grande stile il lancio della nuova Punto. Ottenute la voce e la musica di Vasco per gli spot pubblicitari della nuova Punto, la Fiat spera di accaparrarsi presto come testimonial per una prova di guida del modello Abarth, il campione di motociclistico Valentino Rossi.

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