Antonveneta, Abn compra tutto
Dopo aver deciso la vendita delle quote agli olandesi di Abn Amro, la Banca Popolare italiana aspetta ora il dissequestro del pacchetto di azioni (29,4%) deciso dalla procura di Milano nei primi giorni d'agosto, quando la partecipazione è stata affidata a un custode giudiziario. Con un accordo fra le parti i magistrati milanesi dovrebbero poter revocare a breve il sequestro delle azioni. La cessione delle quote a 26,5 euro per azione deve anche avere il via libera da Banca d'Italia e Consob. Tutte queste condizioni, comunque, non dovranno essere soddisfatte necessariamente entro il 21 settembre, data indicata dalla Bpi come termine per formalizzare l'accordo con gli olandesi, ma sono comunque imprescindibili per il buon esito della trattativa. La Bpi, infatti, ha precisato ieri che l'effettivo passaggio delle azioni a Abn Amro potrà anche non coincidere con la firma del contratto di vendita, la cui attuazione è però subordinata al verificarsi delle condizioni che ne renderanno possibile l'attuazione e che potrebbero concretizzarsi in una data successiva. Entro mercoledì, però, Bpi dovrebbe procedere allo scioglimento del patto di sindacato siglato con Stefano Ricucci, Emilio Gnutti, Danilo Coppola e i Fratelli Lonati, che hanno in mano un 10% del capitale Antonveneta allo stesso prezzo: 26,5 euro. A quanto pare, dopo che il patto verrà meno, Abn potrebbe acquistare anche le quote dei concertisti con una transazione diretta e prima del lancio dell'opa olandese. Fari accesi da Bruxelles. Gli olandesi sono già pronti a procedere all'acquisto delle quote e all'opa, visto che sia i fondi necessari sia il piano industriale erano stati predisposti a marzo, quando fu lanciata l'opa su Antonveneta che poi è andata deserta. Intanto da Bruxelles si fa sapere che starà alle parti e ai loro avvocati valutare se l'acquisizione dell'istituto da parte di Abn Amro dovrà essere nuovamente notificata o meno alla Commissione europea, la quale in aprile aveva dato luce verde all'operazione. Ad affermarlo è stato ieri Jonathan Todd, portavoce del commissario alla Concorrenza Neelie Kroes, riferendosi al passaggio delle quote Bpi alla banca olandese. Per Bruxelles in particolare, la cosa più importante è stabilire se la Banca d'Italia, con le sue decisioni, abbia posto o meno un veto di fatto sull'opa lanciata da Amsterdam. Bpi soddisfatta. L'operazione di cessione prevede l'impegno al lancio di un'opa da parte di Abn Amro sulla totalità delle azioni Antonveneta a 26,5 euro, lo stesso prezzo dell'opa olandese fallita nelle scorse settimane. Se Amsterdam festeggia la conquista di Padova, a Lodi si sottolineano i vantaggi derivanti dalla cessione della partecipazione: la quota vale oltre due miliardi che serviranno a dissipare i dubbi sulla patrimonializzazione. Abn paga inoltre in contanti e la plusvalenza per Bpi, secondo alcuni osservatori, dovrebbe aggirarsi fra i 150 e i 200 milioni di euro.