Dopo le banche tocca alle assicurazioni
Questa volta nel mirino c'è il sistema delle assicurazioni. A lanciare l'operazione, per un valore di 5,7 miliardi, è la tedesca Allianz sulla controllata triestina Ras. La società di Monaco punta così ad aumentare la presa sulla compagnia triestina (di cui già possiede il 55,4%), togliere la società da Piazza Affari e fonderla nella capogruppo tedesca che si trasformerà in una superholding di diritto europeo e manterrà la sede a Monaco. Le attività della compagnia guidata da Paolo Vagnone saranno conferite a una società operativa in Italia che continuerà a chiamarsi Ras e che farà capo alla holding europea, al pari delle altre partecipate austriache, svizzere e spagnole. Le attività di Allianz in Germania saranno invece riorganizzate sotto il cappello di una holding tedesca di nuova costituzione. Questi in sintesi i contenuti del progetto, che secondo i programmi dovrebbe concludersi entro la prossima estate, approvato al termine di un fine settimana febbrile che ha visto una staffetta di riunioni del consiglio di gestione, del consiglio di sorveglianza di Allianz e del cda di Ras. Quest'ultimo ha tra l'altro approvato la semestrale con una crescita dell'utile netto del 18,1% a 475 milioni. Il colosso di Monaco di Baviera (che controlla anche il 99,7% del Lloyd Adriatico, il cui destino non è indicato nei comunicati diffusi ieri, ma il cui ad Enrico Cucchiani entrerà nel supervisory board della holding) lancia un'opa su tutte le azioni Ras non ancora in suo possesso. Il prezzo offerto è di 19 euro in contanti per ciascuna ordinaria e di 26,5 euro per ogni risparmio. Si tratta di un premio di oltre il 14% (per l'esattezza 14,2% per le ordinarie e 14,9% per le rnc) rispetto alle quotazioni degli ultimi sei mesi e ha il chiaro intento di conquistare subito gli azionisti di minoranza. I quali tuttavia, se non vorranno monetizzare il proprio investimento con l'adesione all'opa, che partirà entro metà ottobre per concludersi per fine novembre, potranno diventare soci della superholding scambiando le proprie azioni con quelle di Allianz. Il concambio sarà compreso fra 0,153 e 0,161 azioni ordinarie della compagnia tedesca per ogni ordinaria o di risparmio Ras, che al prezzo di chiusura di Allianz di venerdì (109 euro) valorizza le azioni della compagnia italiana fra 16,7 e 17,5 euro circa. Il concambio definitivo sarà comunque fissato prima delle assemblee per la fusione, che si terranno tra fine gennaio e l'inizio di febbraio del 2006. La terza e ultima opzione per i soci di minoranza della società italiana è infine il diritto di recesso che ai prezzi odierni verrebbero liquidati con 16,63 euro per ogni ordinaria e 23,06 euro per le rnc. Per far fronte all'opa da 5,7 miliardi, Allianz ricorrerà a un'emissione di capitale fino a 2 miliardi e per la parte restante a strumenti di debito e a propria liquidità. Già l'anno prossimo è atteso un incremento del 2% dell'utile per azione, senza contare le sinergie derivanti dall'operazione. Il piano finanziario dà comunque per acquisito un aumento del dividendo Allianz nel 2005 del 14% a 2 euro. Quanto alla governance, la holding di diritto europeo manterrà il modello dualistico con un consiglio di gestione e uno di sorveglianza, ma quest'ultimo sarà più snello e avrà non 20 consiglieri ma solo 12. Tra questi ci sarà Cucchiani che assumerà la responsabilità per Italia, Spagna, Svizzera, Austria, Portogallo, Turchia e Grecia. A capo della maxi-holding rimarrà l'attuale numero uno Michael Diekmann che ha usato una metafora calcistica per spiegare il senso del riassetto: «Per giocare nella Champions League degli operatori internazionali dei servizi finanziari - ha detto - occorre una forte posizione nel proprio mercato di riferimento, che per noi è l'Europa».