Riparte la trattativa sui contratti I sindacati pronti a chiudere la partita
Ieri si sono aperte all'Aran le trattative per i comparti della scuola, dei ministeri e delle agenzie fiscali. Una prima presa di contatto per stendere il calendario dei prossimi incontri, ma che ha fatto già emergere al tavolo degli statali interpretazioni non uguali sull'accordo quadro del 27 maggio e, in particolare, sulla ripartizione dell'aumento di 100 euro per il rinnovo del secondo biennio economico 2004-2005. Per i sindacati, in base a quell'intesa 90 euro devono andare sul salario tabellare, che interessa tutti i lavoratori, e gli altri 10 euro (corrispondente ad uno 0,5%) sulla produttività. Ma l'Aran, che contratta per conto del governo, ribatte con lo stesso presidente dell'agenzia, Guido Fantoni, sostenendo che nell'atto d'indirizzo ricevuto «c'è scritto che almeno lo 0,5% deve andare alla produttività». Quindi, la quota ad essa destinata potrebbe anche essere maggiore. Per il 15 settembre è previsto un nuovo round tra le parti dove l'Aran presenterà «dati e tabelle, ipotesi e proposte». Secondo Fantoni, tuttavia, «si potrebbe arrivare rapidamente alla chiusura a meno che non sorgano difficoltà d'interpretazione dell'accordo di maggio». Un'intesa a cui si è giunti dopo un difficile confronto, molti scioperi e un lungo braccio di ferro all'interno della stessa maggioranza. Per questo, il segretario generale della Fp-Cgil, Carlo Podda, chiarisce: «io non negozio due volte la stessa cosa. Per noi la ripartizione è quella concordata nell'intesa di maggio. L'accordo per gli statali può essere sottoscritto rapidamente». E anche per il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, «in linea generale si può chiudere rapidamente anche perchè l'accordo è già contenuto nel protocollo di maggio. Per la scuola realisticamente già la prossima settimana». «Oggi si parte - afferma Nino Di Maio della segretaria della Fps-Cisl - verificheremo le coerenze del governo fermo restando l'intoccabilità delle decorrenze».