L'intesa su Antonveneta fa volare Bpi in Borsa
Il mercato, in sostanza, scommette su un accordo tra le parti, che dovrebbe portare la Procura di Milano al dissequestro della partecipazione di Bpi. Certo la Popolare prova a resistere alla cessione immediata poichè, se ottenesse il dissequestro attraverso il Tribunale del riesame (che però non si riunisce prima del 15 settembre), potrebbe avere più spazi di manovra e strappare qualcosa in più ad Abn. Ma gli olandesi tuttavia puntano a chiudere prima di quella data. La dura battaglia per il controllo di Padova, oltre ad impiegare ingenti risorse, ha fatto slittare di quasi un anno il piano di rilancio di Antonveneta affidato all' ad Montani, rimosso e poi reinsediato nella carica nel corso delle convulse vicende assembleari. Se le trattative dovessero slittare ancora, infatti, i legali di Abn potrebbero riprendere l' offensiva legale davanti al Consiglio di Stato, in sede Ue e forse anche al giudice civile contro Banca Popolare Italiana. In ogni caso ormai lo scenario sembra essere quello di una cessione ad Abn, senza condizioni, al prezzo di 26,5 euro fissato per l' opa che si era chiusa senza raccogliere consensi. A causa della complessità dell'operazione rispetto ai tempi stretti, l'eventuale cessione di parte degli sportelli Antonveneta a Bpi (che potrebbe così uscire con una contropartita) sarebbe destinata a slittare a dopo il passaggio della quota. A credere in una rapida soluzione della vicenda è anche il mercato che, per il secondo giorno consecutivo, ha fatto schizzare il titolo a Piazza Affari. Sostanzialmente invariate invece le azioni di Antonveneta (ieri +0,04% a 25,62 euro).