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Terna, Gnudi ottimista sulla cessione alla Cdp

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Così il presidente dell'Enel Piero Gnudi ha risponde, a margine del Worskshop Ambrosetti a Cernobbio, sul passaggio del 29,9% di Terna alla Cdp, operazione che non incontrerebbe il favore delle fondazioni bancarie azioniste della Cassa. «Comunque - ha proseguito Gnudi - Terna è una grande azienda. Credo che non faremo fatica a trovare altre alternative». Una risposta, quest'ultima, che apre la strada a un piano di riserva. «Per adesso però - ha precisato Gnudi - queste alternative non sono sul tavolo, perchè Enel confida di riuscire a chiudere con la Cassa Depositi e Prestiti. «Aspettiamo la prossima settimana per vedere che cosa decide la Cassa - ha proseguito ilpresidente dell'Enel - e poi esamineremno altre soluzioni». A bloccare l'operazione è stato il comitato di supporto (l'organo in cui le Fondazioni bancarie stabiliscono le posizioni comuni per le questioni riguardanti la Cdp) che ha definito «non perfezionabile» ilcontratto d'acquisto dopo la decisione dell'Antitrust che ha posto due condizioni: l'uscita della Cdp entro il 2009 da Enel (ora ne possiede il 10%) e la scelta di un Cda indipendente.

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