Rc Auto, rimborsi dalla propria compagnia
Dalla primavera prossima entrerà in vigore l'indennizzo diretto per l'Rc auto: il danneggiato sarà cioè rimborsato dalla propria compagnia invece che da quella del responsabile dell'incidente. Una novità che, una volta a regime, potrebbe consentire, secondo il ministro delle Attività produttive Claudio Scajola, un risparmio fino al 15% sul prezzo pagato per la polizza. L'indennizzo diretto è stato introdotto nella più vasta opera di riorganizzazione del sistema assicurativo avviata con l'approvazione del Codice delle assicurazioni, che snellisce e semplifica tutta la normativa in materia, fatta di oltre 1.000 norme diverse. Un testo unico di 355 articoli che entrerà in vigore dal primo gennaio 2006. A 90 giorni di distanza, e quindi probabilmente entro la fine di marzo, diventerà invece operativo l'indennizzo diretto, una novità richiesta da Antitrust, Isvap e associazioni dei consumatori, da sempre favorevoli all'adozione del nuovo sistema risarcitorio in vista di un possibile calo dei premi. In pratica, ha spiegato Scajola, «quando si avrà un incidente ci si rivolgerà direttamente alla propria assicurazione, che provvederà al rimborso del danno». Ovviamente poi una compagnia si rivarrà sull'altra. Ecco di seguito cosa cambia in concreto per l'automobilista. Cid obbligatorio per tutti. L'introduzione dell'indennizzo diretto comporta in pratica un'estensione del Cid volontario su base obbligatoria (per tutti i sinistri tra 2 veicoli). Attualmente il modulo blu viene di solito compilato solo in caso di constatazione amichevole di incidente, ovvero se gli automobilisti concordano sulla responsabilità del danno. In questo caso l'indennizzo è già diretto sia per i danni a cose che per quelli fisici con lesioni rimborsabili fino a 15.000 euro. La differenza rispetto al passato è che il modulo potrà essere utilizzato in tutti i casi e non servirà più la firma congiunta dei due automobilisti coinvolti nell'incidente. Anche non accertando cioè immediatamente la responsabilità dell'incidente, l'assicurato potrà chiedere il rimborso alla propria compagnia, fermo restando la non responsabilità del danno. Tempi più stretti. L'impresa risarcirà quindi il proprio cliente con tempi molto più stretti rispetto al passato. Attualmente la legge impone un massimo di 30 giorni per la liquidazione degli incidenti risolti con modulo a firma congiunta, 60 giorni per quelli con i danni a cose, 90 giorni per i sinistri con danni alle persone. Secondo l'Ania sarà difficile scendere sotto i 30 giorni, anche se a volte è possibile liquidare rapidamente, ma si potranno accorciare invece le altre scadenze se la documentazione presentata dall' assicurato sarà da subito completa. Più concorrenza. Rivolgendosi direttamente alla propria impresa di assicurazione e ottenendo il rimborso sempre dalla stessa azienda, gli assicurati potranno anche misurarne più facilmente la prestazione. Le compagnie saranno quindi motivate ad offrire un servizio sempre migliore e a farsi concorrenza non solo sul piano tariffario. Avvocati in panchina. Il ruolo dei professionisti non è ancora stato definito e molto dipenderà dalla disciplina applicativa del provvedimento. Per rendere le procedure più snelle e meno costose, l'assistenza legale dovrebbe però essere esclusa dalla prima fase di liquidazione. Gli avvocati dovrebbero cioè entrare in gioco solo in un secondo momento se non si sarà trovato un accordo tra assicurato e compagnia sull'entità del risarcimento.