L'Opa su Edison scalda i motori
I consiglieri hanno infatti messo a punto la squadra che dovrà traghettare Transalpina d'Energia sul ponte di comando di Edison, una volta che saranno rilevati i titoli di Italenergia Bis, che controlla il 61,96 di Edison, in mano a Fiat, pari al 24,6% del capitale di quest'ultima, e la quota residua - il 14% - che le banche non hanno ancora consegnato nelle mani dei nuovi soci. Il consiglio di amministrazione di Transalpina d'Energia, infatti, dopo la nomina di Pierre Gadonneix alla presidenza, ha conferito la carica di amministratore delegato a Giuliano Zuccoli, secondo uno schema incrociato che vedrà quest'ultimo occupare la poltrona di presidente nella nuova Edison, mentre l'amministratore delegato sarà espressione di Electricitè de France. «Il presidente Gadonneix - ha commentato il consigliere di Tde Gerard Wolf - ha detto che possiamo realizzare ciò che abbiamo stabilito, ossia la presa di controllo congiunta con Delmi su Edison». L'uomo di fiducia di Gadonneix ha poi aggiunto che tutto si sta svolgendo «secondo il programma stabilito». Per quanto riguarda il passaggio di mano del 24,6% di Italenergia Bis da Fiat a Transalpina d'Energia, Wolf ha spiegato che «non è così sicuro che avvenga entro il prossimo 9 settembre», come indicato da indiscrezioni di stampa, aggiungendo però che «potrà avvenire in anticipo rispetto ai tempi indicati» (il 28 settembre, ndr). Contestualmente ci sarà il passaggio della quota residua ancora in mano alle banche, quel 14% ripartito equamente tra Capitalia, Imi investimenti e Banca Intesa rilevato a suo tempo dal Lingotto, che secondo Wolf avverrà «simultaneamente». Quindi, «senza nessun ulteriore passaggio» ci sarà il lancio dell'opa. In effetti non sono previste ulteriori incontri dei consiglieri nè dei soci, i quali, convocati dopo il consiglio, hanno conferito al board il mandato di procedere con l'aumento di capitale a servizio dell'acquisto delle azioni Italenergia Bis e per il lancio dell'Opa. Si tratta di 2,88 miliardi di euro che verranno versati pariteticamente da Edf e Delmi, la società veicolo controllata al 51% da Aem e partecipata da Enia (15%), Sel Bolzano (10%), Dolomiti Energia Trento (10%), Mediobanca (6%), Crt (5%) e Bpm (3%). Il resto, per sostenere un'operazione del valore di oltre 4 miliardi di euro per l'acquisto dei titoli Italenergia Bis, più 3,2 miliardi in caso di adesione totale all'Opa sul 36,7% del capitale di Edison, pari all'intero flottante, e all'Opav sui warrant, sarà coperto da un indebitamento di 1,2 miliardi di euro, che si porta in dote fin dai primi passi la società italo-francese.