Consob pronta a dare il via libera su Bnl
Ma secondo le alcune voci in circolazione, la commissione di Lamberto Cardia sarebbe alla fine orientata a dare il via libera al prospetto informativo presentato dalla Unipol per lanciare l'Opa sulla Bnl. Un via libera condizionato però al disco verde della Banca d'Italia e delle altre Authority competenti: l'Isvap e l'Antitrust. In ogni caso oggi dovrebbe arrivare una nota ufficiale direttamente dalla compagnia bolognese. L'autorizzazione alla pubblicazione non significa comunque lo sblocco dell'operazione. Anche se costituisce il secondo tassello consecutivo messo insiema dalla società di Giovanni Consorte. Lunedì scorso l'Unipol ha approvato un aumento di capitale da 2,6 miliardi per dotarsi delle risorse necessarie all'offerta sulla Banca Nazionale del Lavoro. La compagnia, nell'aggiornamento del piano triennale 2006-2008, stima che le attività bancarie del gruppo, dopo la fusione con Bnl, totalizzeranno un utile netto consolidato superiore a 580 milioni di euro nel 2006 e di circa 880 milioni nel 2008. Adesso però ci sono altri scogli da superare. Lo scorso 18 agosto l'Antitrust di Antonio Catricalà ha messo in stand by l'operazione Bnl per capire meglio il ruolo del Monte dei Paschi di Siena all'interno della catena di controllo di Unipol. Per questo prima di prendere una decisione ha chiesto copia dei patti parasociali fra Mps e Holmo, che rispettivamente controllano il 39 ed il 51% di Finsoe, la scatola che a sua volta detiene la maggioranza della compagnia di Via Stalingrado, per verificare nel caso come la presenza di una banca possa influenzare un'operazione tesa al controllo di un altro istituto di credito. L'Antitrust, che deve esprimere un parere non vincolante, si pronuncerà entro il 6 settembre. Negli stessi giorni è atteso anche il primo giudizio dell'Isvap. L'organo di controllo delle assicurazioni è stato chiamato in causa dalla Banca d'Italia, che il 9 agosto scorso ha deciso di sospendere il termine dei trenta giorni a disposizione per pronunciarsi in attesa di sentire il parere dell'Isvap. La Banca d'Italia ha inoltre chiesto ulteriori approfondimenti sul progetto industriale. L'Isvap deve rispondere principalmente al quesito che sorge dal fatto che Bnl in base a diversi criteri è più grande di Unipol e quindi la sua acquisizione cambierebbe la natura della assicurazione, con implicazioni per i premi che i suoi assicurati le hanno affidato. Una questione che esamina anche l'inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Roma, che sta esaminando le norme del diritto societario e del diritto civile per verificare se Unipol possiede, alla luce del proprio statuto societario, i requisiti per lanciare un'opa su Via Veneto. In questo senso, però, Consorte ha esibito in assemblea i pareri di tre noti giuristi, Renzo Costi, Francesco Galgano e Piero Sleschinger secondo i quali Unipol ha i requisiti per fare la scalata e non ci sono problemi sotto l'aspetto statutario.