Subordinati, stipendi in calo
Si tratta dei co.co.co., passati, secondo un rapporto dell'Inps sulla gestione del fondo pensionistico per i parasubordinati, da poco meno di due milioni nel 2000 ai 3,3 milioni del 2004: un aumento del 75%. Che non corrisponde però ad un miglioramento delle retribuzioni: la retribuzione media dichiarata, infatti, è scesa, nello stesso periodo, da 9.700 a ottomila euro l'anno. Il calo delle retribuzioni potrebbe però in parte ricondursi alla riduzione dei giorni lavorati e anche dei compensi medi, senza escludere la componente dell'evasione fiscale. Mentre cala il reddito medio (-3.000 euro in tre anni, dal 2001 al 2004), nel 2004 è aumentato di tre punti, arrivando al 9,2%, il rapporto tra assegno e retribuzione. Un valore che equivale però a una pensione standard di appena 734 euro annui. Una cifra che si giustifica, secondo l'Inps, con la giovane età di questi lavoratori: circa l'80% degli iscritti al fondo supera i trent'anni, ma solo il 47% oltrepassa i quaranta. I bassissimi assegni sono, quindi, conseguenza dei pochi anni di contributi versati, così come gli ingentissimi avanzi risentono della sproporzione tra base contributiva e beneficiari di pensione. Un fenomeno, quello dei co.co.co., che interessa principalmente le regioni del Centro Nord: al primo posto la Lombardia (722mila), seguita da Lazio (387mila), Emilia-Romagna (316mila) e Veneto (300mila).