Luce e Gas, arriva la stangata di ottobre
In bolletta aumenti medi da 47 euro. Ma nei prossimi 3 trimestri il rincaro sarà di 110 euro
E in Italia scatta l'allarme rosso sui prezzi. Non solo sulla benzina che ha raggiunto il nuovo record di 1,292 euro al litro, portandosi per la prima volta nella storia sopra la soglia psicologica delle 2.500 lire del vecchio conio. Ma anche sulle bollette della luce e del gas che dal primo ottobre prossimo - secondo le prime stime del Rie - potrebbero registrare un aumento, rispettivo, del 5 e del 3,5 per cento. Arrecando nei portafogli delle famiglie italiane un aggravio, su base annua, di 47 euro. Un forte rincaro che potrebbe essere solo il primo di una serie che lo stesso Rie prevede per i trimestri successivi, traducendosi, da qui ad aprile 2006, in una vera e propria stangata di oltre 110 euro l'anno a famiglia. Uno scenario, quello delineato dal Rie, che tiene conto dell'andamento delle quotazioni dell'oro nero negli ultimi mesi e che sembrerebbe destinato - salvo ovviamente interventi calmieratori del Governo o dell'Authority per l'energia - a tradursi in una vera e propria emergenza prezzi se la corsa del barile non dovesse invertire nettamente tendenza nei prossimi mesi. Inversione di tendenza che al momento non sembra profilarsi all'orizzonte. Sui mercati internazionali il greggio continua infatti a mantenere il ritmo della sua corsa, spinto da un timore di fondo degli operatori sui fondamentali (l'equilibrio della domanda e dell'offerta) ed alimentato da sempre nuovi episodi di incertezza congiunturali. Ieri, ad esempio, a mantenere alta la tensione sui mercati petroliferi con l'oro nero che dopo un apertura in flessione sul record di 67,10 dollari al barile ha ricominciato a guadagnare terreno, è arrivata la notizia di un incidente nella raffineria Exxon del Texas. Tornando sul fronte dei carburanti, invece, le ripercussioni della corsa del barile continuano a innescare ondate di rialzi. Con la verde che dopo il massimo segnato la scorsa settimana in molte compagnie con 1,289 euro al litro, si è portata nei distributori della Q8 a quota 1,292 euro al litro. Vale a dire oltre 2.500 lire del vecchio conio, sfondando una nuova soglia psicologica. Sul fronte dell'allarme tariffe, invece, gli occhi restano puntati sulle possibili mosse del Governo anche se - fanno capire tecnici che seguono il dossier - al momento i margini di manovra apparirebbero limitati. Per un analisi della situazione si attendono, comunque, le conclusioni della Commissione Scajola, istituita ad hoc per redigere un documento in grado di individuare possibili spazi di manovra sul fronte del caro-gas e caro-carburanti.