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Eni e titoli bancari regine dell'estate

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Una corsa che ha superato l'avanzata, pure significativa, dell'indice dei titoli guida S&P/Mib che è salito da gennaio dell'8,3%. A guidare la classifica delle maggiori crescite è stata così la Saipem (gruppo Eni), la società specializzata nella perforazione e costruzione di pozzi petroliferi, che sfruttando la fame di greggio scaturita fra l'altro dal boom della Cina ha visto salire le sue quotazioni da inizio anno del 48,58%. Una crescita fortissima che ha coinvolto ovviamente anche la casa madre Eni (+30,44%) che più di una volta negli scorsi mesi ha aggiornato i suoi massimi storici. Ma le opa degli istituti straniere hanno messo scosso anche il settore bancario. I continui rilanci di Abn e Popolare Italiana, ora al centro delle vicende giudiziarie, hanno portato verso l'alto Antonventeta che si è apprezzata del 31%, mentre Bnl, contesa da Bbva e Unipol è salita da gennaio del 21,41%. L'altra grande 'predà, la Rcs, finita nelle mire di Stefano Ricucci, divenutone il primo azionista, e degli immobiliaristi è cresciuta del 37%. Anche Mediobanca ha visto apprezzare le sue quotazioni del 32%, per merito sia dei crescenti risultati sia dalle scommesse sul futuro del capitalismo che a essa fa riferimento. La crescita delle quotazioni ha comunque investito altri due istituti fino ad ora tenuti fuori dalle battaglie come Capitalia (+41%) e Popolare Milano (+21%). Da segnalare anche l'avanzata di Fondiaria Sai (+23%).

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