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Crac Enron, Jp Morgan paga caro

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Un salasso che a detta della stessa JP Morgan non avrà comunque ripercussioni sull'andamento dei profitti stimati per quest'anno. Ok per Bondi. Parmalat. Dagli Usa arriva così l'ennesimo esempio di stretta sulle banche, mentre in Italia il gruppo coinvolto nel maggiore scandalo finanziario degli ultimi anni, la Parmalat, ha ancora in piedi enormi contenziosi con diversi istituti di credito. Nel novembre scorso Nextra (Gruppo Banca Intesa) aveva rotto il fronte delle banche, sborsando 160 milioni di euro per escludere qualsiasi azione revocatoria o risarcitoria relativa all'acquisto e rivendita di obbligazioni. Una transazione cercata dal commissario straordinario Enrico Bondi, e che puntava tutto su quella «pistola puntata alla testa» denunciata da Calisto Tanzi nel far riferimento a una serie di operazioni imposte dagli istituti di credito, come prestiti a tassi altissimi o obbligazioni di Collecchio comprate e rivendute alla Parmalat. Il gruppo, in forte difficoltà finanziaria, pur di resatere a galla era costretto, in sostanza, ad accettare le condizioni imposte dagli istituti di credito. Ma dopo l'accordo con Nextra sono rimaste in discussione altre azioni revocatorie, con in gioco 555 milioni di euro richiesti a istituti come Deutsch Bank, Ubs e Csfb. Pace milionaria. JP Morgan, con la decisione di versare 350 milioni di dollari nelle casse di Enron, si accoda così alle altre banche che hanno accettato di pagare una determinata somma pur di uscir fuori dalla controversia legale relativa al ruolo che avrebbero avuto nell'ambito di uno dei maggiori scandali finanziari nella storia degli Stati Uniti. Il 5 agosto scorso, a questo proposito, la Canadian Imperial Bank of Commerce aveva raggiunto un accordo per pagare ad Enron un corrispettivo di 250 milioni di dollari. La vicenda si inserisce appunto nelle iniziative prese da Enron nei confronti di parecchi istituti di credito, accusati fra l' altro di aver in pratica a suo tempo concesso finanziamenti occulti al Gruppo poi finito in Chapter 11, mascherati da attività di trading energetico. Va aggiunto che due mesi fa la stessa JP Morgan aveva annunciato che avrebbe pagato 2,2 miliardi di dollari per venir fuori a sua volta da una class action promossa in questo caso dagli investitori. Enron finì in bancarotta nel 2001 e la sua vicenda in pratica fece da apripista per una serie nutrita di scandali societari, primo fra tutti quello dell' ex gigante della telefonia, WorldCom, adesso peraltro uscito dal Capitolo 11 con la nuova denominazione sociale di Mci.

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