Unipol stringe i tempi per lanciare l'Opa su Bnl
Prospetto in Consob subito dopo Ferragosto. Entro il 2 settembre aumento di capitale e Cda
La bufera politica seguita alle intercettazioni telefoniche disposte sul numero uno della società di assicurazioni, Giovanni Consorte, ha messo le ali ai dirigenti dell'Unipol, decisi a chiudere l'operazione nel più breve tempo possibile. Il lancio dell'offerta sarà deliberato nel Cda già fissato per il prossimo 2 settembre. In quella data, subito dopo l'assemblea straordinaria del 29 agosto, il cda della compagnia bolognese dovrà deliberare il necessario aumento di capitale, il valore delle azioni e la quantità di azioni sul mercato. Il programma fin ora noto prevede un aumento di capitale da 2,6 miliardi, ai quali si aggiungeranno 2 miliardi di euro in mezzi propri liberabili e un prestito obbligazionario da 1,4 miliardi. L'offerta avrà a oggetto 1,83 miliardi di azioni ordinarie di Bnl: quota che corrisponde al 59,31% dell'istituto guidato da Luigi Abete. Il corrispettivo che Unipol darà in denaro e di circa 2,7 euro per azione per un esborso che si aggira sui 4,5 miliardi. A parte i colpi di scena che potrebbero arrivare dal fronte giudiziario, nelle ultime dichiarazioni alla stampa Consorte si è comunque detto sereno e convinto di aver agito «nel rispetto delle regole». L'Inter non tifa Lodi. Paradossale iniziativa dell'Inter, la squadra di calcio sponsorizzata dalla Pirelli di Marco Tronchetti Provera, numero due della Confindustria e azionista di punta del Corriere della Sera, quotidiano in prima fila nella pubblicazione delle intercettazioni telefoniche che coinvolgono l'ex ad della Popolare Lodi (ora Popolare italiana) Gianpiero Fiorani. Ieri la società ha preso ufficialmente le distanze dall'iniziativa della Bpi, che ha lanciato in questi giorni una particolare iniziativa commerciale legata al tifo nerazzurro. A chi sottoscriverà entro il 30 settembre un prestito obbligazionario, l'istituto di credito offre infatti l'abbonamento o la divisa ufficiale dell'Inter. Dopo che la pubblicità è stata pubblicata a pagamento anche sul Corriere della Sera, il club di Moratti ha diffuso una nota nella quale si precisa che l'Inter in atto ha dato alla Bpi solo una disponibilità verbale all'acquisto di abbonamenti in quantità da definire, secondo la disponibilità della normale campagna abbonamenti.