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Scontro legale Parmalat-Unicredit

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Lo si legge in una nota del gruppo di Piazza Cordusio che precisa anche come la citazione sia finalizzata al risarcimento dei danni causati dalla «partecipazione in qualità di co-leader manager» di Unicredit, insieme ad altri intermediari, all'emissione di bond tra il 1997 e il 2001 e dall'aver intrattenuto «una fitta rete di rapporti bancari in conto corrente con le società del gruppo insolvente». Ricordando che la prima udienza è fissata per il 22 maggio del 2006, il gruppo Unicredit afferma di «ritenere la richiesta infondata a tal punto da ipotizzarne il carattere temerario». Il gruppo Unicredit, prosegue la nota, si ritiene quindi costretto «ad agire in tutte le sedi anche a difesa della propria immagine e per ottenere il risarcimento di eventuali danni, e sottolinea che il valore richiesto è superiore all'ammontare del valore nominale delle obbligazioni alla cui emissione il gruppo ha partecipato». Intanto la banca guidata da Alessandro Produfo continua con sicurezza a scoprire le sue carte nella conquista del colosso bavarese Hvb. E ieri ha formalizzato la sua offerta per Bank Austria Creditanstalt. Anzi, le sue offerte, visto che gli azionisti dell'istituto austriaco potranno scegliere se avere 19,92 azioni Unicredit di nuova emissione per ogni azione in loro possesso, oppure scegliere la via dei contanti e consegnare le proprie azioni in cambio di 79,60 euro. Un doppio binario, quindi, quello che Piazza Cordusio ha scelto, per poter tentare di trattenere quanti più azionisti possibili dell'attuale istituto mitteleuropeo. Un tentativo dimostrato anche dall'innalzamento del prezzo dell'offerta. Troppo importanti nell' area gli sportelli della banca alpina. Al punto che se all'inizio, secondo quanto annunciato il 12 giugno scorso, Unicredit valutava infatti ogni azione di Bank Austria 70,04 euro, ora si è passati a 79,60. Oltre il 10% in più di valorizzazione, scaturito dalle intese intercorse con l'Atc, la commissione austriaca per le Offerte pubbliche di acquisto. E mentre lunedì come da programma sarà presentato all' Autorità tedesca di vigilanza sui servizi finanziari (la Bafin, in pratica la Consob teutonica), entrambi i documenti di offerta (per Hvb e per Bank Austria) se tutto andrà bene saranno pubblicati il 26 agosto prossimo. Una mossa importante quella di ieri per Piazza Cordusio, dal momento che c' è il rischio che la gran parte dei soci di Bank Austria pretenda il cash. Perciò, probabilmente, Unicredit ha voluto prima incassare almeno il sì all' adesione per Ahv del principale azionista della banca tedesca, il colosso riassicurativo Munich Re che avrà nel nuovo istituto che nascerà il 6,3%.

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