Petrolio alle stelle

Dopo una mattinata di tensione e rialzi, le quotazioni dell'oro nero hanno subito una breve flessione dopo l'annuncio sulle scorte Usa. Ma la tregua è durata poco e la corsa è ripresa fino al nuovo massimo storico. A New York il Wti è calato sotto i 62 dollari, poi, dopo l'annuncio sulle scorte enrgetiche Usa, ha ripreso a correre fino al nuovo massimo. Contemporaneamente anche il Brent ha raggiunto il nuovo picco di 61,09, livello più alto dall'istituzione del future nel 1988. Record storico anche per il prezzo medio del petrolio Opec. Secondo i dati diffusi dal segretariato dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, la media del paniere Opec ha raggiunto la quotazione di 55,13 dollari al barile. A spingere al rialzo le quotazioni dell'oro nero è stato proprio l'annuncio sul livello delle scorte energetiche Usa. Cattive notizie anche dall'Iran. Il ministro del petrolio, Hadi Nejad-Hosseinian ha infatti detto che il prezzo potrebbe salire addirittura a 70 dollari, in quanto la domanda sta crescendo più dell'offerta. Sul fronte italiano, il viceministro alle Attività produttive con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, ha dichiarato che i continui record del petrolio rischiano di minare la ripresa economica dell'Italia.