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La Fiat vende Mirafiori, incassa e promette

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Ceduta l'area industriale agli enti locali per 70 milioni di euro. Obiettivo: salvare i posti di lavoro

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È stato raggiunto ieri l'accordo tra enti territoriali piemontesi (Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino) e il Lingotto che prevede la vendita di 300 mila metri quadrati dell'area industruiale di Mirafiori a una società mista pubblico-privata che le acquisterà per 70 milioni di euro. L'obiettivo è sostenere l'indotto automobilistico, favorire la formazione del personale e le attività di ricerca e sviluppo tecnologico. Il contratto preliminare di vendita da Fiat Auto agli Enti locali sarà finalizzato martedì prossimo dopo l'adozione da parte degli Enti stessi delle necessarie delibere. Tutto questo alla vigilia della presentazione del piano per il rilancio dell'auto elabaroto dall'amministratore delegato Sergio Marchionne. Mirafiori passa al pubblico. L'«intesa di principio» - come è stata chiamata dalle parti - è stata raggiunta ieri mattina in un incontro tra l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso e il presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta. Fiat ha comunicato la propria intenzione «di collocare nell'area di Mirafiori un centro diretto di vendita di eccellenza. L'intesa prevede - aggiunge l'azienda - anche la cessione da parte di Fiat di una vasta area, non utilizzata per attività industriali, situata tra i comuni di Torino e Collegno». Il piano di rilancio. Dopo i risultati incoraggianti del secondo trimestre, approvati dal consiglio di amministrazione giovedì scorso, cresce l'attesa per il piano industriale dell'Auto che mercoledì 3 agosto Marchionne illustrerà al governo, agli enti locali e ai sindacati. Il Lingotto ha sempre attenuato la portata del piano, parlando di un aggiornamento di quello presentato da Herbert Demel ai sindacati il 4 ottobre dell'anno scorso. Una delle novità del piano riguarderà proprio Mirafiori con il trasferimento nell'area toinese di una linea produttiva della nuova Punto, anche se la Punto rimane la mission di Melfi. L'impegno del governo (a presiedere l'incontro sarà il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta) potrebbe riguardare proprio gli ammortizzatori sociali, ma anche lo stanziamento di risorse per la formazione, l'innovazione e la ricerca. «Il 3 agosto - afferma il numero uno della Cisl, Savino Pezzotta - chiederemo alla Fiat di precisare meglio le strategie e di darci garanzie sul futuro dei siti produttivi, con particolare attenzione agli stabilimenti di Termini Imerese e di Mirafiori».

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