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CONGRESSO FIP CISAL

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Questa la platea di fronte alla quale Nicola Cavallaro, segretario generale della Fip Cisal, ha svolto ieri la relazione di apertura del Congresso nazionale. Il primo affondo Cavallaro lo ha portato sulla perdita del potere d'acquisto delle pensioni. La Cisal , infatti, critica molti aspetti della politica previdenziale di questi ultimi anni; e, in particolare, la svalutazione degli assegni pensionistici, la delusione per gli adeguamenti delle minime a 516 euro e la perequazione, assolutamente deficitaria, rispetto al galoppante aumento del costo della vita, in particolare per l'introduzione dell'euro. Ma a preoccupare la Fip, che conta un milione centocinquantamila iscritti, è anche la situazione della Sanità, che penalizza oltermisura le fasce di popolazione anziana a più basso reddito. La prima esigenza sarebbe allora, secondo Cavallaro, quella della riduzione dei ticket sui farmaci e le analisi diagnostiche. Ogni proposta in tal senso, come quella recentemente formulata dal ministro della Sanità Storace, va saluta positivamete dai pensionati - pensa Cavallaro - ma prima di tutto va vagliata alla luce dei fatti. Un accenno, infine, alla politica fiscale dell'Esecutivo: «Il Governo - ha concluso Cavallaro - deve mettere in campo una seria lotta all'evasione fiscale perché non è più sopportabile una realtà in cui per ogni 100 euro incassati dallo Stato ne vengono evasi circa 40».

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