L'ADDEBITO in bolletta di servizi non richiesti scatena la protesta delle associazioni dei consumatori ...

Secondo le associazioni si tratta di una pratica che porta a ricarichi di 10 euro in media sulla bolletta. «Non si tratta di casi isolati, cioè disservizi che possono capitare a qualsiasi azienda - sottolineano Adiconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega consumatori, Movimento difesa del cittadino, Movimento consumatori - ma di politiche commerciali aggressive lesive degli interessi dei consumatori e del mercato». Secondo Cittadinanzattiva, ad applicare servizi telefonici non richiesti sono infatti praticamente tutti gli operatori: Wind (46%), Telecom (33%, seconda nonostante il maggior numero di abbonati), Elitel (3%), Fastweb (3%), Vodafone (1%), Telecom Italia Media (1%), Tiscali (1%). I casi di reclamo pervenuti a tutte le associazioni sono centinaia di migliaia. Tanto che tra i reclami giunti all'Adiconsum è capitato anche quello di un utente "eccellente", spiega l'associazione: a vedere lievitare la bolletta è stato infatti anche il ministro del Welfare Roberto Maroni, che ha ricevuto un bollettino da 720 euro. Alla base del fenomeno, oltre alle strategie commerciali delle aziende che, secondo i consumatori, traggono il 15% del proprio giro d'affari dai servizi a valore aggiunto, ci sarebbe poi anche il rapporto tra l'impresa e il call center. I lavoratori dei centralini, spiega il Movimento difesa del cittadino, vengono infatti pagati a cottimo: più sono i contratti siglati, più i soldi in busta paga.