Adessso saltano le regole dell'opa
Le offerte di Fiorani restano valide in attesa che la Consob si pronunci sulla vicenda
Dilemmi di difficile soluzione anche dal punto di vista delle regole dell'opa (offerta pubblica d'acquisto) fissate dal Testo unico della finanza (Tuf). L'azione della procura di Milano che ha congelato ieri le azioni di una decina di «concertisti» coinvolti, almeno secondo l'accusa, nel rastrellamento di azioni Antonveneta per conto di Popolare Italiana, apre scenari inediti per il mercato e le autorità di vigilanza. Esperti legali fanno notare per esempio che un sequestro di azioni dovrebbe anche implicare la nomina di un curatore da parte del Tribunale - nomina di cui finora non si è avuta traccia. Una mancanza che, assieme ai fatti di ieri, solleva un duplice quesito: che cosa accadrà all'assemblea di Antonveneta prevista per domani in seconda convocazione, visto che ieri è stata disertata dal fronte vicino a Gianpiero Fiorani? E in secondo luogo cosa accadrà all'opa e all'opas lanciate dall'istituto lodigiano su quello patavino? La risposta al primo quesito sembra, almeno in teoria, relativamente semplice. In seconda convocazione infatti il quorum richiesto perchè l'assemblea sia valida non è più la maggioranza ma solo un 33% del capitale. Con Abn che detiene già un 29,9% il quorum è quindi a portata di mano e il nuovo cda potrebbe essere eletto dalla banca olandese assieme all'alleato Lloyd Adriatico. In questo scenario l'opa e l'opas lanciate da Fiorani andrebbero avanti senza grandi scossoni. All'uscita dell'assemblea di ieri, il manager director di Abn Amro Francesco Spinelli ha dichiarato che «Abn non abbandona Antonveneta, è un amore a prima vista», mentre in una nota, riferisce l'agenzia Bloomberg, la banca olandese ha reso noto che non ha intenzione di restare un'azionista di minoranza di Antonveneta. Per questo motivo non si esclude neanche che gli olandesi conferiscano proprio mercoledì il loro pacchetto ai rivali della Bpi. Questo per quanto riguarda l'assemblea ma il suo destino è ovviamente legato a possibili iniziative della Consob. Per ora non se ne intravedono ma non è escluso che possano esserci. Il Tuf prevede che in casi di gravità si possa giungere al blocco dell'opa ma in questo caso ci sarebbe un problema. La Consob si troverebbe a bloccare un'opa che lei stesso ha costretto a lanciare lo scorso 11 maggio quando ha riconosciuto l'esistenza di un patto parasociale non dichiarato fra Fiorani, Gnutti, i fratelli Lonati e Danilo Coppola. Se invece dovesse bloccare l'opas (che a 27,5 euro per azione è migliorativa rispetto all'opa obbligatoria lanciata a 24,47) il provvedimento potrebbe provocare un danno al mercato. Altre fonti ricordano che proprio gli acquisti degli hedge fund «interposti» denunciati da Consob, Generation Fund e Active fund, sarebbero avvenuti a prezzi superiori a quelli di mercato e per questo potrebbero costringere l'autorità di vigilanza a rivedere all'insù il prezzo dell'opa obbligatoria. Una revisione che richiederebbe qualche tempo. Per questo una delle ipotesi sul campo potrebbe essere quella di una sospensione delle opa e delle opas. Nel frattempo, la procura ha 48 ore per presentare la richiesta di convalida del sequestro al gip (giudice per le indagini preliminari) che avrà dieci giorni per decidere se convalidare il sequestro o annullarlo.