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Antonveneta, fiasco dell'opa olandese

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Il mercato la ritiene già fallita: ieri il titolo Antonveneta, che negli ultimi giorni si era sempre mantenuto sul prezzo dell'offerta olandese, ha perso il 3,02% a 25,7 euro; di contro, Abn è cresciuta dello 0,52%. E oggi arriva a scadenza l'Opa del gruppo olandese, che ha raccolto solo l'1,2% di adesioni. A questo punto Abn potrebbe decidere, già da lunedì, di aderire all'opa a 24,47 euro lanciata da Bpi, restituendo agli azionisti i proventi della cessione della quota detenuta nell'istituto di Padova attraverso i dividendi, anche se al momento non si registrano contatti fra i due schieramenti per mettere a punto un'uscita concordata. Sempre che, sulla strada dell'amministratore delegato Giampiero Fiorani e dei suoi alleati, non si mettano le inchieste delle procure di Milano e Roma. Un fronte, quest'ultimo, ancora tutto aperto, dopo che ieri la Guardia di Finanza è tornata a perquisire la sede della Bpi per far luce sull'operazione di patrimonializzazione dell'istituto, che aveva consentito a alla banca di ottenere il via libera di Bankitalia all'opas su Antonveneta. Non mancano quindi le incognite in vista dell'assemblea del 25 luglio, che dovrà eleggere il nuovo cda e per la quale è stato depositato oltre il 50% del capitale di voto. Abn aveva annunciato ricorsi per sterilizzare il voto di Fiorani e dei suoi alleati, riuniti nel patto di sindacato dopo che erano stati colpiti dalla delibera sul concerto. Alla luce dei nuovi sviluppi, però, bisognerà vedere se a quella data il gruppo olandese avrà già portato in adesione i titoli o se invece preferirà temporeggiare (le offerte Bpi scadono il 24 e il 25 agosto), provando prima a bloccare l'azione di Fiorani nel cda.

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