In arrivo i ricorsi dei gestori

Le reazioni non potrabbero essere più contrastanti: plaudono le associazioni dei consumatori, annunciano battaglia le compagnie di tlc. Wind, stando a fonti aziendali, critica il provvedimento e sta valutando il ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento d'urgenza adottato dall'Autorità. Nessun commento ufficiale, per ora, dai vertici di Tim e Vodafone. Ma anche quest'ultima starebbe valutando la possibilità di impugnare la delibera dell'Autorità, per ragioni opposte però. L' appunto che Vodafone muove all'Autorità di Corrado Calabrò riguarda proprio il diverso trattamento tra operatori già affermati sul mercato. Va bene tutelare la matricola H3g, ancor in fase di start up, ma la corsia preferenziale lasciata alla società guidata da Tommaso Pompei, che potrà beneficiare di una tariffa di terminazione più alta, non è accettabile. «Finalmente una buona notizia per le tasche degli italiani», ha invece commentato Giustino Trincia, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva. Anche se restano ancora molti i nodi da sciogliere sul mercato delle tlc. Tra gli altri, fa notare Cittadinazattiva «la portabilità del credito, i costi elevatissimi della banda larga, la pubblicità ingannevole, il canone Rai e Telecom e i dialer». Sull'argomento è intervenuto anche il Movimento difesa del cittadino, che parla di un provvedimento che «va nella direzione giusta». In una nota, Antonio Longo, presidente di Mdc, definisce quella dell'Agcom «una scelta coraggiosa, che risponde alle aspettative degli utenti». Per il futuro, Mdc annuncia che vigilerà «per verificare quali saranno le effettive ricadute». Per il momento resta il riconoscimento che «si è voltata pagina rispetto agli orientamenti seguiti dal precedente collegio. Calabrò - conclude la nota - è partito col piede giusto» Si accodano Adusfeb e federconsumatori, ma con un distinguo. Il taglio delle tariffe viene giudicto positivamente, ma le facilitazioni concesse a Wind sono «inaccettabili» In una nota congiunta, le due associazioni osservano che la rimodulazione delle tariffe comporterà risparmi alle famiglie, ma non è apprezzabile nella parte in cui concede lo «stato di grazia» a H3g e Wind. In particolare, è «inaccettabile» la facilitazione concessa a Wind, «che opera sul mercato con dodici milioni di abbonati e non può essere ritenuta un'azienda nuova entrante».