di MASSIMO CICCOGNANI ENEL è pronta a investire 4 miliardi di euro nella riconversione di alcune centrali a carbone pulito.
L'obiettivo è stato ribadito durante la visita alla centrale di Jacksonville in Florida dove è presentato il prototipo degli impianti che saranno realizzate in Italia. Completate le riconversioni a gas dei propri impianti, 5 mila megawatt e 1,8 miliardi di euro investiti, i nuovi scenari energetici del Paese passeranno per Civitavecchia e Porto Tolle (Rovigo) le prime due centrali individuate per le riconversioni da petrolio a carbone. In totale circa 4.600 megawatt che dovrebbero consentire non solo di ridurre i costi di produzione mantenendo competitivi gli impianti, ma anche e soprattutto un vero risparmio per i consumatori. Conti alla mano, grazie a minori costi del carbone rispetto al petrolio, le bollette saranno più leggere dal 2010 in poi con risparmi anche del 25% per le famiglie italiane. E l'ambiente? Le nuove tecnologie di cattura delle emissioni fanno sì che il vecchio carbone si possa oggi usare in modo pulito. Non a caso metà dell'energia elettrica di paesi "verdi" come la Germania o la Danimarca è prodotta proprio con il carbone. Ma gli investimenti di Enel non si fermano agli impianti termoelettrici. Per i prossimi cinque anni anche l'energia verde avrà i suoi fondi: 1,7 miliardi di euro saranno destinati ad acqua, sole, vento e le altre cosiddette energie rinnovabili, non solo in Italia (1,1 miliardi), ma anche all'estero. Qui si apre un nuovo scenario della strategia industriale dell'azienda di Viale Regina Margherita: quell'apertura verso i mercati europei e intercontinentali che ha già portato all'acquisizione di aziende elettriche dell'Est Europeo, a Joint venture nel nucleare francese (dopo lo sblocco della partita di Edf su Edison), alle acquisizioni in Spagna e nel continente americano nei settori eolico, geotermico e idroelettrico. Un vero e proprio ritorno al core business quello di Enel. Sembra ormai lontana la diversificazione che aveva portato la società a cimentarsi con la telefonia, gli immobili, l'acqua e un'altra mezza dozzina di business. Tornato all'elettricità e in crescita nel gas, l'ex monopolista è diventata una snella macchina da investimenti e dividendi. L'attesa dei rendimenti sul titolo è il motivo principale del grande successo di Enel4, la quarta tranche del gruppo appena collocata sul mercato dal ministero dell'economia.