Antonveneta, le offerte di Fiorani promosse a metà
Opa e opas della Popolare Italiana giudicate «congrue per il prezzo ma non amichevoli»
Il presidente di Antonveneta, Tommaso Cartone, all'uscita della lunghissima riunione del board - durata circa dodici ore - ha spiegato che l'offerta «è stata definita congrua dal punto di vista del prezzo». Cartone ha infatti sottolineato come entrambi i comunicati finali siano stati approvati all'unanimità. Tuttavia, ha spiegato, non avendo potuto il Cda discutere con l'offerente il progetto, non ha potuto giudicare le due offerte amichevoli. Il Cda si è avvalso, per l'esame della documentazione delle due offerte, degli advisor Mediobanca e Goldman Sachs. Il Cda - prosegue la nota - ha quindi approvato all'unanimità i comunicati sulle due offerte, mentre il collegio sindacale ha preso atto delle deliberazione senza formulare rilievi. Intanto la vicenda Antonveneta continua a procedere su due binari, quello giudiziario e quello finanziario. Se l'istituto lodigiano, dopo l'ok di Bankitalia, incassa la decisione di Antonveneta, sull'opas da 27,5 euro, non si arresta il lavoro della magistratura inquirente a Milano e a Roma, dove Fiorani è stato interrogato per quattro ore. Il Tar del Lazio, da parte sua, si è preso una settimana per decidere se annullare o meno le autorizzazioni concesse da via Nazionale a Lodi nel momento della scalata ad Antonveneta. A Roma i pm hanno interrogato per circa quattro ore l'ad della Popolare Italiana Fiorani accompagnato dall'avvocato Roberto Rampioni. Fiorani è indagato per le ipotesi di reato di falso in prospetto, ostacolo autorità di vigilanza, abuso d'ufficio. Secondo quanto si è appreso, Fiorani - a corredo delle sue dichiarazioni, anche con l'ausilio di consulenti - ha esibito una copiosa documentazione relativa al movimento azionario della ex Popolare di Lodi nell'ambito della scalata ad Antonveneta. La difesa di Fiorani, inoltre, si è riservato nei prossimi giorni di produrre una memoria scritta ai Pm della Procura di Roma. Ma l'azione degli inquirenti è proseguita anche a Milano. Due dirigenti di Bankitalia sono stati sentiti come persone informate sui fatti dai pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti. I due alti dirigenti sentiti ieri mattina sono Claudio Clementi, addetto alla vigilanza di via Nazionale e Giovanni Castaldi, funzionario dell'area sorveglianza e servizi autorizzazioni.