Assicurazioni, scoppia la rissa sulle polizze
Limitata la vendita dei prodotti ad alto contenuto finanziario. L'Ania insorge, ma il Parlamento resiste
È tutto qua, in questo passaggio del senatore Maurizio Eufemi (Udc), il senso dello scontro che si sta consumando tra il parlamento e l'Ania, l'associazione delle compagnie di assicurazione. Proprio Eufemi ha proposto un emendamento al ddl Risparmio, approvato all'unanimità dalle commissioni Finanza e Industria del Senato, che impedisce la vendita di polizze assicurative ad alto contenuto finanziario prive di prospetto informativo. Una scelta che arriva proprio mentre il mercato delle polizze vita si prepara a una forte espansione, con il trasferimento del Tfr ai fondi pensione. «Il parlamento vuole fare tutto il possibile per impedire che i risparmi e la previdenza dei lavoratori finiscano in tasca a società a rischio», spiega Eufemi, visibilmente contrariato per le pressioni esercitate da più parti contro il provvedimento. Oltre all'Ania, comprensibilmente contraria a una norma che limita il mercato delle polizze, nel mirino c'è anche Il Sole 24 Ore per un servizio a senso unico, smaccatamente in linea con l'associazione delle assicurazioni. «È incredibile che giornali importanti, che si dichiarano paladini di una maggiore etica sul mercato finanziario, finiscano poi per sposare gli interessi di gruppi lobbistici», protesta Eufemi. Il senatore della Cdl difende quindi l'impegno del parlamento per tutelare fino in fondo gli interessi dei risparmiatori. «Il nuovo ddl ha introdotto novità importanti: si è stretto sulle società off-shore, si sono imposti comportamenti etici ai manager nell'utilizzo delle stock-option, si sono regolate le aree di intervento delle Authority sulla base delle competenze specifiche, autorizzandole ad avvalersi della Guardia di Finanza per i necessari accertamenti», sintetizza Eufemi. Adesso si tratta di portare a termine questo percorso «nonostante le pressioni contrarie», avverte il parlamentare Udc. Il ddl risparmio, già licenziato dalle commissioni, dovrebbe essere discusso in aula entro questo mese. Per poi diventare operativo prima della sessione di bilancio, a fine autunno.