Il Contropatto Bnl accetta l'offerta Unipol
Intesa poco sotto i 2,7 euro per azione. Lunedì vertice degli immobiliaristi e closing entro dieci giorni
Ma come anticipato nei giorni scorsi da Il Tempo la trattativa tra Unipol e il contropatto della Bnl è incardinato sul binario giusto. E una volta chiuse le formalità tecniche gli immobiliaristi cederanno il loro pacchetto di azioni della banca di via Veneto alla compagnia di Giovanni Consorte. A meno di clamorosi ripensamenti e di un improbabile rilancio degli spagnoli della Bbva. Ieri il fronte guidato da Francesco Gaetano Caltagirone si è preso una giornata di riflessione. Ma la nuova riunione del contropatto fissata proprio all'inizio della nuova settimana, a così breve distanza dal passaggio interlocutorio di giovedì scorso, fa pensare che le distanze fra le richieste degli immobiliaristi e la proposta di Unipol in termini di prezzo si siano già grandemente ridotte. Dunque, sarà solo per mettere a punto gli aspetti che non si arriverà alla stretta finale. Escluso, invece, secondo le informazioni raccolte da Il Tempo, che Unipol debba ancora garantirsi nuove linee di credito per completare l'operazione. Non a caso, non è previsto nessun cda Unipol nè per sabato nè per domenica. L'accordo. L'intesa di massima raggiunta fra Contropatto ed Unipol - secondo fonti vicine alla trattativa - si basa su un prezzo di poco inferiore ai 2,70 euro e prevede che la compagnia assicurativa rilevi l'intero 27,49% attualmente in mano al contropatto in pool con Carige, Bper e la Popolare vicentina, dando vita così ad un patto parasociale che farebbe scattare l'Opa obbligatoria. Non è comunque escluso che della partita possa far parte anche Credit Suisse First Boston, che entrerebbe così nel capitale della Bnl. La Popolare dell'Emilia Romagna, intanto, continua a smentire che ci siano contatti con Unipol, sottolineando però che la partecipazione in Bnl (ferma al 2%, visto che l'autorizzazione a suo tempo concessa al Cda per salire al 3,5% non si è concretizzata) «è interessante ma non strategica». Le scelte del Bbva. Quello che si apre, quindi, è un fine settimana di lavoro per tutte le parti coinvolte e, forse, anche per il Bbva, che - secondo quanto riferito - non avrebbe ancora ricevuto l'autorizzazione della Banca d'Italia a salire fino al 30% e starebbe studiando come uscire dalla partita. Le strade possibili però sono solo due: tentare di scongiurare l'eventualità che il contropatto ceda la propria partecipazione in Bnl ad Unipol, ritoccando al rialzo l'offerta già presentata (lo scambio di un'azione Bbva ogni cinque azioni Bnl per un controvalore di 2,52 euro per azione). Oppure cambiare strategia, rinunciando a una battaglia dagli esiti sempre più incerti in Italia, dove ormai è chiaro che la strategia dell'attuale governance di Bnl ha isolato l'istituto dai palazzi che contano. Il conflitto tra il presidente Luigi Abete e Bankitalia si è infatti allargato al centro-sinistra, con l'ultimo botta e risposta tra il leader dei Ds Piero Fassino e lo stesso Abete. Mentre dai partiti di governo non si è mai levata una voce a favore del trasloco della proprietà della banca in terra spagnola. Contropatto unito. Dopo le indiscrezioni seguite al vertice di giovedi, da ambienti vicini agli immobiliaristi è stato fatto sapere che non ci sarebbe nessuna divisione nel gruppo. E anche se qualcuno avrebbe voluto tirare di più sul prezzo, il fronte prenderà una decisone all'unanimità, come ha rivelato uno dei soci, Danilo Coppola. Ieri, intanto, Bnl ha chiuso la seduta in rialzo dell'1,66% a 2,698 euro. In progresso anche Unipol (+0,22% a 3,159 euro).