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di SERGIO PATTI L'ACEA vende l'acquedotto di Genova, incassa 61 milioni di euro e conferma la strategia ...

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Il via libera all'operazione è arrivato ieri dal Cda guidato da Fabiano Fabiani. Acea cederà all'Amga (l'ex municipalizzata del capoluogo ligure) la partecipazione del 67% in Acqua Italia. Quest'ultima ha registrato l'anno scorso ricavi operativi per 30 milioni di euro, con un utile netto di 3 milioni. Acqua Italia detiene il 67% dell'Acquedotto De Ferrari Galliera (Adfg) che, a sua volta, controlla il 53% dell'Acquedotto Nicolay, società entrambe quotate presso Borsa Italiana. Meno debito. L'azienda romana può così inserire a bilancio una nuova posta positiva. La partecipazione, infatti, risulta iscritta sui conti per 57 milioni di euro e con la cessione scatterà il deconsolidamento del debito, per 10 milioni. La formalizzazione della vendita avverrà nei prossimi giorni. Successivamente saranno avviate le procedure per consentire al socio di minoranza di Acqua Italia, Impregilo International Infrastructures Nv - controllata di Impregilo - l'eventuale esercizio del diritto di prelazione spettante ai sensi del vigente statuto sociale e per notificare l'operazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Il closing dovrebbe avvenire nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno. Vendita a tappe. L'uscita dal mercato ligure aveva preso l'avvio nel primo trimestre del 2000, quando Acqua Italia (all'epoca partecipata al 60% da Acea, al 30% da Impregilo e al 10% da Rimorchiatori Riuniti) aveva lanciato un'Offerta Pubblica di Acquisto sulle azioni ordinarie e di risparmio dell'Acquedotto De Ferrari Galliera. In seguito a tale Opa, Acqua Italia aveva acquisito il 67% delle azioni ordinarie dell'Acquedotto De Ferrari Galliera al prezzo di 6,72 euro per azione e il 63% delle azioni di risparmio dell'Acquedotto De Ferrari Galliera a 2,33 euro per azione. Successivamente, era stata lanciata un'Opa obbligatoria sulle azioni ordinarie dell'Acquedotto Nicolay a 2,85 euro per azione. Nel marzo 2002, Acea e Impregilo avevano rilevato da Rimorchiatori Riuniti Spa rispettivamente il 6,67% e il 3,33% del Capitale Sociale di Acqua Italia; in conseguenza l'assetto societario di Acqua Italia è, ad oggi, così strutturato: Acea 67%, Impregilo 33%. Attualmente Amga è affidataria, in via transitoria, della gestione del Servizio Idrico Integrato dell'Ato della provincia di Genova, per cui per il Gruppo Acea la partecipazione in Acqua Italia non rappresenta più un investimento strategico.

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