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Appalti, Authority indipendente per tagliare i costi

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Possibile ridurre del 30% la spesa. Sul mercato ci sono troppe imprese di piccole dimensioni

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L'Autority deve però rendersi finanziariamente indipendente, anche se mancano i soldi. Il presidente dell'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, Alfonso Maria Rossi Brigante, si è espresso così ieri, davanti al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della presentazione del rapporto annuale 2004. «Un rilancio della competitività - ha detto Brigante - non può che passare attraverso la tutela della libera concorrenza e quindi, attraverso il potenziamento di quelle autorità istituite a tal fine. A questo scopo, Brigante ha sostenuto l'esigenza di dotare di più mezzi l'organismo di vigilanza su tutti gli appalti pubblici, ritenendo «indispensabile un adeguato potenziamento dei suoi poteri rispetto a quelli attualmente in dotazione». Un vero e proprio appello all'autonomia economica. «Le prospettive di sviluppo strategico dell'Autorità - si legge nella relazione annuale - tracciano importanti linee direttrici. Una prima fase volta all'accertamento dei bisogni, una seconda incentrata sulla creazione dell'architettura tecnico-organizzativa necessaria ad esercitare le nuove responsabilità assegnate dal Parlamento, ed una terza fase consistente nell'identificazione di vincoli e di priorità e nell'identificazione delle risorse necessarie e di piani operativi di realizzazione». Sul piano finanziario, Brigante ha sollecitato un potere di autofinanziamento per l'organismo che presiede al pari delle altre Authority ed una fonte finanziaria autonoma per poter operare con maggior scioltezza. Deve essere data però la possibilità di contare su risorse proprie - ha insistito Brigante - perchè diversamente non sarà possibile completare il piano nazionale previsto, proprio per mancanza di soldi. Tra le difficoltà evidenziate nel rapporto c'è l'eccessivo numero di stazioni appaltanti che si traduce in una moltitudine di micro appalti (inferiori al limite di 150 mila euro) che a sua volta si riflette in una folla di microimprese non idonee a confrontarsi con il mercato nazionale.

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