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No agli studi di settore retroattivi

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Casartigiani: «Il Fisco sbaglia ad accanirsi contro le micro imprese»

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L'ultima trovata dell'Agenzia delle Entrate, che vuole applicare in modo retroattivo gli studi di settore sulle piccole imprese non è la strada giusta per far ripartire uno dei settori chiave dell'economia nazionale». A sparare a zero, chiedendo un cambio di passo dell'amministrazione fiscale nei confronti delle piccole aziende è il presidente di Casartigiani, Giacomo Basso, appena riconfermato alla guida dell'organizzazione. «L'ultima assemblea degli artigiani ha fatto emergere un segnale chiaro: questo settore non può essere trattato come la ruota di scorta della grande impresa. Chi scriverà Dpef e Finanziaria lo tenga a mente. Gli artigiani, inoltre, hanno grandi problemi di accesso al credito. Nnonostante il sostegno dell'Artigiancassa». Perchè critica l'Agenzia delle Entrate? Pagare le tasse è un dovere di tutti... «Nessuno lo mette in dubbio. Ma bisogna smetterla con attribuire agli artigiani responsabilità che non hanno. Gli evasori veri, quelli totali, non stanno affatto nell'artigianato. Semmai questo settore paga tantissimo». Nonostante tutto, gli artigiani restano un passo indietro rispetto alla grande impresa. «Qui ci aspettiamo un salto di qualità. L'esecutivo, non dimentichiamo, a inizio mandato ha fatto alcune cose importanti per le imprese. Ma poi si è come rilassato». Era meglio quando trattavate con il centro-sinistra? «Ma non scherziamo. Visco ce lo ricordiamo bene. Però questo non vuol dire che oggi Palazzo Chigi non debba fare di più». Negli ultimi anni Casartigiani è cresciuta. Quali sono stati i vostri punti di forza? «Ma quello che cresce è l'artigianato. E Casartigiani ha fatto una scelta precisa: diventare l'associazione di riferimento di questo settore. Un comparto che ha un suo inno. Non è un caso: gli artigiani sentono di essere determinanti per questo Paese. Casartigiani sta crescendo con loro».

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