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Pezzotta rilancia sui contratti

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Una relazione apprezzata dai colleghi di Cgil e Uil, Guglielmo Epifani e Luigi Angeletti e dal leader della Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, e giudicata invece «ingenerosa» e «troppo severa» dagli esponenti di Governo presenti all'assise (fischiato in particolare il ministro del Welfare, Roberto Maroni), che hanno sottolineato come non abbia tenuto conto delle condizioni in cui l'esecutivo si è trovato ad operare. Nella relazione lunga 35 pagine Pezzotta ha toccato numerosi argomenti, dal lavoro e la situazione economica alla pace e l'unità sindacale, passando per la questione della revisione del modello contrattuale e la riforma delle pensioni. Ma il filo rosso è stato la critica alla politica economica del Governo, al quale è stato chiesto di mettere in campo «un programma minimo di fine legislatura centrato su interventi realisticamente realizzabili da qui alle elezioni». «Oppure la seconda strada - ha detto - che altro non può essere che il ricorso anticipato alle elezioni». Sulla riforma del modello contrattuale Pezzotta ha chiesto a Cgil e Uil di arrivare in tempi brevi a una proposta condivisa («sono convinto - ha detto - che le distanze tra noi e la Cgil non siano tanto profonde») ma ha avvertito che se questa proposta non si riuscirà a mettere in campo entro settembre la Cisl all'inizio di ottobre «darà l'avvio a una grande consultazione dei suoi iscritti aperta a tutti i lavoratori» per discutere le sue proposte.

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