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Martinat: «Affitti deducibili per gli inquilini»

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aumento della detrazione degli interessi sui mutui ipotecari per l'acquisto della prima casa; estensione a tutti i Comuni delle agevolazioni previste per le locazioni a canone agevolato; aumento del 5% della riduzione del reddito imponibile derivante dai canoni per le locazioni agevolate e sgravio Irpef per i proprietari che affittano a canoni più bassi alle categorie disagiate: sono questi i punti fondamentali del «pacchetto casa» predisosto dal viceministro alle Infrastrutture Ugo Martinat e trasmesso al ministro Domenico Siniscalco in vista della prossima finanziaria. Un piano, ha spiegato Martinat in una intervista all'Adnkronos, «che avrebbe un costo per l'Erario di appena 150- 200 milioni di euro» e che punta anche «a far uscire dal sommerso» la gran parte degli affitti in nero. Le famiglie interessate sono centinaia di migliaia, forse addirittura un milione. La rivoluzione nel mondo degli affitti proposta da Martinat deve comunque superare le resistenze del ministro dell'Economia, ma anche l'opposizione dei proprietari immobiliari che affittano in nero. In primo luogo, dunque occorre reperire le risorse necessarie in Finanziaria. I 150, massimo 200 milioni, spiega Martinat, «non sono una cifra impossibile da trovare: andrebbero a privilegiare i circa due milioni di italiani che hanno un mutuo, per i quali verrebbe consentito di portare a 7.200 euro la detrazione massima degli interessi». Senza i fondi destinati a coprire l'incremento del tetto di detraibilità degli interessi sui mutui per l'acquisto della prima casa, il progetto perderebbe uno dei suoi punti qualificanti. L'altro elemento portante del pacchetto Martinat (l'introduzione della deduzione completa dei canoni pagati dagli inquilini con un reddito sotto i 50mila euro) non dovrebbe comportare aggravi per l'Erario.

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