Al via due commissioni per frenare i rincari di benzina e Rc auto
E lo fa insediando due commissioni con il compito di analizzare meccanismi e cause che determinato la lievitazione dei costi e, quindi, individuare i possibili margini di manovra sui due dei fronti più caldi in tema di prezzi. Una volta portato a termine il compito - i lavori dovrebbero concludersi entro l'estate - i due organismi dovranno presentare al ministro delle Attività produttive un dossier, dal quale è attesa anche l'individuazione di possibili interventi. Nella composizione delle commissioni, Scajola schiera sottosegretari, massimi dirigenti ministeriali, esperti di settore, economisti, autorevoli rappresentanti di settore. E Mentre il ministro incassa la piena collaborazione del presidente dell'Ania, Fabio Cerchiai, i consumatori invece non risparmiano le critiche. Adusbef e Federconsumatori puntano il dito proprio contro i due sottosegretari chiamati da Scajola a presiedere le strutture: la commissione sulle assicurazioni da Roberto Cota mentre quella sul caro-greggio da Mario Valducci, affiancati rispettivamente dai direttori generali del ministero delle Attività Produttive Mario Spigarelli e Sergio Garribba. «Sono solo fumo negli occhi e questo si vede già nella nomina di chi deve stare a capo di queste commissioni, i sottosegretari Cota e Valducci» incalzano Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef, e Rosario Trefiletti, di Federconsumatori. «Il primo - affermano - da sempre sbandiera che la colpa degli aumenti è dovuta all'euro e non ai comportamenti anomali e speculativi che, in totale assenza di un minimo di verifica e di controllo da parte del governo, hanno causato l'aumento spropositato dei prezzi e delle tariffe. Il secondo, già responsabile dei problemi RC Auto che ha portato all'indecente decreto salva-compagnie. Ancor più polemico il Codacons: «Due commissioni semplicemente inutili», secondo Carlo Rienzi. «Non serve vararle, spendere soldi e aspettare altro tempo per intervenire». Rienzi anzi si offre personalmente al ministro per spiegare come intervenire in tempi celeri. Le cause degli extracosti, dice Rienzi, sono note: «nel primo caso la mancanza di concorrenza nel settore delle assicurazioni e l'arroganza delle compagnie che nonostante la diminuzione degli incidenti continuano ad aumentare le polizze; nel caso del caro-greggio, la mancata ristrutturazione della rete di distribuzione dei carburanti e nelle lobbies dei petrolieri che si oppongono allo sviluppo della concorrenza». Plauso invece dal presidente dell'Ania, Cerchiai che ha offerto alle Commissione la «piena collaborazione». Ma che ha colto l'occasione per tornare a ricordare che gli aumenti delle polizze Rc auto negli ultimi due anni sono state inferiori al tasso di inflazione. E ribadire che l'allarme lanciato dai consumatori di una crescita delle tariffe assicurative da luglio del 6% è ingiustificato e infondato. Per quanto riguarda, invece, il settore petrolifero c'è da registrare - dopo l'intervento del Governo che è riuscito a scongiurare gli aumenti delle bollette della luce nel prossimo trimestre - l'andamento delle tariffe del gas, rincarate del 3,7% dal primo luglio, e la continua corsa dei prezzi dei carburanti con la super che ha toccato, proprio nei giorni scorsi, il nuovo record storico di 1,260 euro al litro.