di GIOVANNI LOMBARDO È EMOZIONATO Valentino Garavani, il sarto, lo stilista di fama mondiale che vede ...
L'esordio di Valentino Fashion Group a Piazza Affari è da incorniciare: i titoli della maison, risanata dal gruppo Marzotto e portata al listino con lo sponsor Mediobanca, hanno archiviato al primo giorno di scambi un rialzo del 6,4 per cento a 20,25 euro nella versione ordinaria, dell'8,8 per cento a 19,99 euro in quella di risparmio (+6,2 per cento a 16,01 euro le risparmio non convertibili). Alla cerimonia di quotazione era presente, accanto al presidente Antonio Favrin e ai vertici di Borsa Italiana, anche il fondatore della casa di moda. «Sono molto emozionato - ha ammesso Valentino - La nostra volontà è andare avanti: vogliamo crescere, crescere, crescere». Favrin ha osservato che il mercato della moda «sarà sempre più in mano a pochi player globali con dimensioni sempre più importanti. Così pochi - ha proseguito - che potranno essere contati sulle dita di una mano: il nostro obiettivo è essere tra questi». Dopo il risanamento, obiettivo centrato dai Marzotto già nel 2004, Valentino apre con la Borsa una nuova fase della sua lunga storia. Acquistata nel '98 da Hdp per 500 miliardi di lire, ha visto avvicendarsi al vertice una serie di supermanager che nulla hanno potuto però in corrispondenza della crisi dell'economia mondiale. Sulla casa di moda fondata a Roma oltre 40 anni fa si sono riflettute le difficoltà finanziarie di Hdp, che tra il 2001 e il 2002 l'ha messa sul mercato per concentrarsi sul core business dell'editoria. L'azienda fu acquistata dalla Marzotto, con un'intesa raggiunta nel marzo 2002 per 240 milioni di euro, rappresentato per 204,4 milioni dall'indebitamento finanziario netto al dicembre precedente, e per 35,6 milioni dal prezzo di acquisizione del capitale. Marzotto, stilò un piano per portare Valentino, che nel 2001 aveva un fatturato di 132 milioni, alla redditività per il 2004. E proprio con un fatturato sopra i 170 milioni di euro, Valentino ha sostanzialmente raggiunto il break even. Le azioni Marzotto hanno guadagnato oltre il 30 per cento dall'annuncio della scissione della moda e dell'abbigliamento (oltre allo stesso marchio Valentino, Hugo Boss, Malboro e Missoni). Ieri in Borsa i titoli della capogruppo hanno lasciato sul terreno un 5,6 per cento a 2,34 euro, quasi speculare al rialzo della Valentino. Un ribasso che nelle sale operative viene spiegato con lo switch dei fondi da un titolo all'altro.