POPOLARE Lodi, ora Popolare Italiana, rassicura Banca d'Italia sulla sua solidità patrimoniale, rimpolpata ...
Dall'altra parte Abn valuta l'ennesimo esposto contestando la natura migliorativa dell'offerta della Lodi rispetto alla propria opa in contanti da 26,5 euro. Spinta dall'urgenza (l'offerta rivale Abn scade il 6 luglio) la Popolare Italiana ha pubblicato ieri nel suo sito il prospetto informativo dell'opas sull'istituto padovano approvato dalla Consob dopo un'intensa dialettica e diverse correzioni. Anche dopo le modifiche trattate con gli uffici di Lamberto Cardia, come l'introduzione del meccanismo del paracadute che prevede un conguaglio in contanti o gli accordi con operatori per sostenere la liquidità dei titoli scambiati tuttavia, nel paragrafo avvertenze il documento spiega come «a causa dei rischi tipici di mercato, non vi è certezza assoluta per tutti gli aderenti all'opas che eventualmente intendono liquidare i titoli offerti in scambio (Bpl e Reti Bancarie Holding) nei giorni immediatamente successivi alla data di pagamento del corrispettivo dell'offerta di ottenere un corrispettivo quanto meno pari a quello previsto dall'offerta promossa da Abn Amro». Un'avvertenza che potrebbe indurre i legali di Abn, l'azione è in corso di valutazione, a presentare un nuovo esposto alla Consob per contestare la natura migliorativa dell'opas. Da Lodi tuttavia si insiste in particolare sulle misure di rafforzamento finanziario e patrimoniale messe in cantiere in queste settimane che porteranno, anche dopo il consolidamento di Antonveneta, i coefficienti patrimoniali entro i limiti stabiliti dalle norme. La banca di Giampiero Fiorani ha così inviato lo scorso 24 giugno a Bankitalia, che ne aveva fatto richiesta, «la documentazione comprovante la realizzazione, nell'ambito degli interventi di rafforzamento patrimoniale e finanziario programmati, ammontanti a circa 7,5 miliardi di euro, della raccolta di nuovi mezzi finanziari sino a un massimo di 5,2 miliardi di euro». Forze fresche quindi raccolte attraverso l'aumento di capitale Lodi da 1,5 miliardi, strumenti ibridi di patrimonializzazione da 500 milioni, un prestito convertibile in azioni Bipielle Investimenti fra 1 e 1,2 miliardi che varerà anche warrant fra 515 e 584 milioni e un convertibile della Lodi per 1,5 miliardi. Questo oltre a cessioni di asset del gruppo attraverso operazioni di cartolarizzazione su muti per 1,8 miliardi e cessioni di quote di minoranza nelle controllate con effetti positivi per oltre 1 miliardo.