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La Consob benedice l'offerta di Fiorani

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Via libera della Commissione all'opas da 27,5 euro della Popolare italiana su Antonveneta

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E l'amministratore delegato dell'istituto di credito, Giampiero Fiorani, adesso vede la strada in discesa per la conquista di Padova, con la sua opas (offerta pubblica di acquisto e scambio) da 27,5 euro per azione che si contrappone all'opa (offerta pubblica di acquisto) in contanti da 26,5 euro lanciata dagli olandesi di Abn Amro, in scadenza il 6 luglio. Attesa per il verdetto di Bankitalia. Il nullaosta all'opas della Popolare è arrivato ieri sera, dopo che l'offerta è stata più volte modificata per venire incontro ai rilievi della Commissione presieduta da Lamberto Cardia. Un via libera, quello della Commissione, giunto in tempo utile perchè l'opas sia dichiarata concorrente rispetto a quella Abn. Dopo aver già ottenuto l'ok dell'Antitrust e di Bankitalia sul profilo della concorrenza, Fiorani attende fiducioso anche il necessario via libera del Governatore Antonio Fazio, visto che il rafforzamento patrimoniale varato in queste ultime settimane per complessivi 3 miliardi di euro sembra offrire adeguate garanzie per riequilibrare i forti investimenti, pari a 2 miliardi, spesi per acquistare il 29% circa di Antonveneta. L'aumento di capitale da 1,5 miliardi varato dall'assemblea del 2 giugno, ha sottolineato nei giorni scorsi Fiorani, sta andando bene e, dopo l'adesione dei soci finanziari come Stefano Ricucci e Emilio Gnutti, sta ottenendo una buona risposta dalla rete dei piccoli soci. L'offerta col paracadute. L'offerta della Lodi prevede una parte in contanti pari a 4,9 euro, oltre a un premio di 1 euro a tutti gli aderenti che manterranno per 18 mesi in portafoglio i titoli Bpl e Reti Bancarie Holding offerti in cambio delle azioni Antonveneta e il cui valore, sommato alla parte cash, è valorizzato appunto 27,5 euro. È previsto inoltre un meccanismo "paracadutèe", che offre un conguaglio in denaro nel caso il valore dei titoli offerti e del contante scenda sotto i 27,5 euro a seguito di un calo in Borsa dei titoli Lodi e Rbh. La Lodi ha inoltre concluso accordi con alcuni operatori per sostenere la liquidità dei titoli Bpl e Rbh. A Padova si dimettono i consiglieri. Intanto il cda di Antonveneta, che agisce in regime di prorogatio dopo che quello eletto dall'assemblea del 30 aprile è stato sospeso per l'azione di concerto della Lodi, ha preso atto delle dimissioni di tre consiglieri. Si tratta di Gilberto Benetton e Gianni Mion, che rappresentavano in consiglio Edizione Holding, e Giancarlo Folco, che avevano venduto le loro quote a Lodi prima dell'assemblea. Dimissioni che tuttavia non pregiudicano la legittimazione del consiglio.

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