Luglio apre una nuova finestra

Venerdì infatti si apre la terza finestra dell'anno per l'uscita verso la pensione di anzianità, ma è probabile che molti di coloro che hanno la possibilità di ritirarsi decidano di continuare a lavorare chiedendo il bonus in busta paga previsto dalla delega di riforma della previdenza. Al 20 giugno, infatti, le richieste di superbonus arrivate all'Inps erano 42.245 (38.021 da uomini, 4.224 da donne) 33.584 delle quali già accolte e per il 2005 l'Istituto di previdenza si attende un calo consistente delle pensioni di anzianità. I trattamenti di anzianità liquidati dall'Inps nei primi quattro mesi del 2005 sono stati la metà di quelli attesi (48.214 a fronte di 88.930 previsti) mentre per l'intero anno ci si attendono circa 150.000 nuovi assegni di anzianità a fronte dei 200.848 liquidati nel 2004. Il primo luglio potranno ritirarsi dal lavoro, secondo quanto prevede la legge Dini del 1995 modificata nel 1997 - i dipendenti pubblici e privati che abbiano almeno 57 anni di età e 35 di contributi o in alternativa, a qualsiasi età purchè si siano versati almeno 38 anni di contributi. Fino al 2008 - secondo la delega di riforma del sistema previdenziale approvata lo scorso luglio - non ci sono disincentivi per chi va in pensione anticipata rispetto all'età di vecchiaia ma solo incentivi in busta paga per chi decide di rinviarla, pari all'intero importo dei contributi. I requisiti per la pensione anticipata dei lavoratori dipendenti che vogliono andare in pensione il primo luglio (o rinviarla chiedendo gli incentivi) devono essere raggiunti almeno tre mesi prima dell'apertura della finestra, cioè il 31 marzo.