Italiani sommersi da 385 miliardi di debiti
Boom di mutui per comprare casa. Cresce però il portafoglio finanziario: ok i Bot, giù Cct e fondi
E, ieri, un altro scappellotto, da Bankitalia: nel 2004 le famiglie italiane si sono indebitate più che mai. Devono restituire 383,9 miliardi di euro, il 13 per cento in più rispetto al 2003. Unica consolazione, hanno messo in portafoglio l'8,79 % di titoli. Gran parte dei debiti si chiama mutuo per la casa, un nostro pallino. Ma chi si propone di investire in qualche modo il proprio denaro non trova di meglio che ricorrere al vecchio caro Bot. In dodici mesi i buoni del Tesoro, pur avari di interessi, hanno messo a segno un incremento del 108 per cento. Crollati invece i Cct, con un meno 45,5%. A fare il check up sugli investimenti delle famiglie nel 2004 la Banca d'Italia. Dall'analisi emerge che lo stock di azioni è cresciuto del 16,7%, così come è aumentata la propensione delle famiglie a mantenere in cash una discreta parte del loro capitale (+5,9%). Nel portafoglio di investimenti degli italiani, invece, stentano i fondi comuni, che vedono ridursi fra il 2003 ed il 2004 il proprio stock del 3,76%. PIÙ DEBITI: Fra prestiti a breve e lungo termine le famiglie italiane, nel 2004, avevano un ammontare di debiti pari a 383,9 miliardi di euro, cioè il 13,6% in più rispetto ai 337.939 del 2003. A tirare sono i mutui, i prestiti a medio e lungo termine: per loro l'aumento è stato del 16,3% a 330.727 milioni di euro, con flussi di investimento in costante crescita in tutti i trimestri dello scorso anno. Il rallentamento dei consumi, invece, ha avuto riflessi sui debiti a breve termine, che hanno subito un calo dello 0,74% a 53.186 milioni contro i 53.584 del 2003. BOT-MANIA — L'aumento degli stock degli investimenti in titoli a breve termine, rappresentati specie da Bot, è evidente: si è passati dai 6.576 milioni del 2003 ai 13.693 milioni del 2004, con un incremento del 108%. Nonostante la crescita record, un'analisi dettagliata dei dati di Bankitalia evidenzia come nel secondo e nel terzo trimestre del 2004 si sia assistito ad un boom, poi ridimensionatosi negli ultimi tre mesi dell'anno. In particolare, nel secondo trimestre 2004 lo stock ammontava a 22.421 milioni di euro, contro i 9.723 dei primi tre mesi. Nel periodo luglio-settembre, invece, lo stock è balzato a 22.943 per poi chiudere l'anno a 13.693 milioni. ADDIO CCT — I Cct perdono appeal. Lo scorso anno lo stock di investimenti delle famiglie in questi titoli è sceso del 45,5%, passando dai 36.148 milioni del 2003 ai 19.682 milioni del 2004. Un calo che contrasta con il buon andamento degli stock dei titoli a medio e lungo termine che, nel 2004, sono cresciuti del 9,11% rispetto all'anno precedente, attestandosi a 687.916 milioni di euro. BENE AZIONI, FONDI GIÙ - Con i crack alle spalle, gli italiani sono tornati in Borsa, complice anche il buon andamento dei listini: il valore dello stock di azioni in mano alle famiglie italiane è salito nel 2004 del 16,7% a 763.506 milioni di euro. Giù, invece, i fondi comuni scesi a 343.266 milioni di euro, il 3,76% in meno rispetto ai 356.704 milioni.