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di GAETANO PEDULLÀ IL TAR del Lazio che ha messo ko in prima battuta l'olandese Abn Amro, rigettando ...

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E prima di decidere sul merito degli atti di Via Nazionale chiede un supplemento di informazioni direttamente agli uffici del governatore Antonio Fazio. Una decisione sulla quale i legali di Bankitalia hanno espresso apprezzamento «visto che consentirà di provare che l'istituto ha svolto il doveroso controllo sugli effetti delle misure proposte da Bpl». La decisione del tar slitta così al 13 luglio, dando tempo fino al 2 alla banca centrale per presentare ulteriore documentazione istruttoria. Intanto, procedono le inchieste giudiziarie sollecitate dagli olandesi sulle ipotesi di aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza da parte delle procure di Roma e Milano che ieri hanno svolto un summit nella capitale. La banca di Amsterdam continua così a sperare nell'azione della magistratura, soprattutto adesso che sta perdendo il confronto sul piano del mercato. Una sconfitta resa ancora più probabile dopo che Lodi ha presentato il nuovo progetto (e il nuovo marchio della Popolare italiana) per rilanciare il credito in tutto il Nord Italia. Meglio che niente - anche in considerazione delle maxi parcelle pagate a super avvocati e consulenti - Abn incassa per ora una decisione del Tar interlocutoria. Il ricorso non è stato dichiarato irricevibile e respinto. E già questo è un successo. Ma se mai il Tribunale amministrativo del Lazio dovesse decidere per Bankitalia e in difformità da quanto stabilito dall'istituto di Via Nazionale (creando dunque un precedente giuridico del tutto innovativo per il panorama italiano) Lodi avrebbe già pronto il ricorso al Consiglio di Stato. Sul tappeto, d'altronde, ci sono interessi legittimi della Popolare di Fiorani, oltre che il prestigio della Banca d'Italia cui è stato chiesto, in sostanza, di inviare prove documentali sulla solidità finanziaria di Lodi in relazione e in rapporto alle varie autorizzazioni di volta in volta concesse per scalare Antonveneta. Con il ricorso la banca olandese Abn Amro, nello specifico dopo aver lanciato l'offerta pubblica di acquisto su Antonveneta aveva impugnato i provvedimenti con cui via Nazionale da un lato ha autorizzato la Popolare di Lodi ad acquisire partecipazioni al capitale sociale di Antonveneta fino al 14,9% e in un secondo momento fino al 29,9%, e dall'altro non aveva autorizzato la stessa Abn all'acquisto di una quota che andasse oltre il 20%.

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