Bnl, parte l'offerta spagnola senza rilancio
Da lunedì prossimo, come previsto sin dall'annuncio dell'offerta, al 22 luglio sarà possibile consegnare i titoli della banca romana nelle mani di quella spagnola con un concambio valutato in 2,52 euro. Per il momento nessun rilancio è previsto, nonostante il mercato ci creda e mantenga il valore del titolo sopra i livelli dell'ops. La possibilità di giungere ad un compromesso intanto ha fatto guadagnare anche ieri terreno in Borsa sia a Unipol sia al suo azionista Mps. Tutta l'attenzione è stata concentrata sul numero uno della compagnia assicuratrice, Giovanni Consorte, che ha partecipato sia all'assemblea dell'Isvap, l'autorità di vigilanza sulle assicurazioni, sia ad un convengo di Coopfond, dove ha incassato l'appoggio del mondo cooperativo a pochi giorni da un analogo sostegno ricevuto dall'azionista Holmo. Consorte, che si è poi intrattenuto a pranzo con l'amministratore delegato, Ivano Sacchetti, prima di arrivare nel pomeriggio nella sede romana della compagnia, potrebbe dare a breve indicazioni al mercato sulla partecipazione in Bnl, ufficialmente al 9,9%. Un chiarimento previsto dall'articolo 71 del Tuf (Testo unico della finanza) in presenza di una partecipazione che superi il 25% della capitalizzazione di borsa del possessore della quota. Unipol ha dichiarato il primo giugno di disporre «di azioni pari al 9,99% del capitale ordinario di Bnl, di cui il 6,78% di proprietà e il 3,21% in virtù di contratti di opzione». Quindi per la prossima settimana, tra mercoledì e giovedì Consorte potrebbe chiarire la strategia che la sua società intende seguire sulla banca romana, compresa la eventualità di un'opa. Il contropatto mantiene nel frattempo la sua posizione attendista. Ha partecipato nel pomeriggio ai lavori del cda della Bnl ed è entrato nei comitati per il controllo interno e per la remunerazione rinnovati dal consiglio (rispettivamente con Giuseppe Statuto e Danilo Coppola). Secondo fonti finanziarie, sarebbe stata chiarita la posizione di Bankitalia nel caso le adesioni non superino il 50%. La vigilanza italiana valuterebbe in questo caso l'ottenimento di un controllo effettivo della Bnl da parte dei baschi che quindi potrebbero chiedere e ottenere un via libera anche se non raggiunto matematicamente. Ipotesi questa che dà maggiore credito ad alcune fonti di mercato secondo cui una soluzione positiva per tutti potrebbe passare attraverso un accordo tra gli spagnoli, Unipol e quella parte del contropatto meno interessata ai realizzi e più coinvolta nella possibilità di una co-gestione della banca.