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Continua l'entusiasmo su Unicredit-Hvb

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La seconda giornata londinese di incontri, che ha avuto il suo clou in una pranzo dei due amministratori delegati e dei rispettivi direttori finanziari con un centinaio di analisti nella sede di Jp Morgan, uno degli advisor della banca tedesca, ha visto il gruppo italiano - incurante del rating messo sotto osservazione dopo Fitch e Moody's anche da Standard&Poor's - mettere a segno un rialzo del 4,7% a 4,42 euro e Hvb del 4,95% a 21,62. Vorticosi gli scambi: nel caso di Unicredit è passato di mano lo 6,5% del capitale per un controvalore di 1,7 miliardi di euro, pari a un quarto di quello (record dell'anno) realizzato nella seduta da Piazza Affari. Per i due promessi sposi i guadagni accumulati dall'annuncio dell'operazione toccano il 7%. Forti anche le controllate di Hvb oggetto, al pari della capogruppo, di due distinte ops: Bank Austria (+3,12%) e Bph (+3,87%). Il consenso degli analisti è unanime: superati molti dei timori di brutte sorprese sul fronte delle sofferenze di Hvb, c'è la convinzione che i numeri stimati nell'operazione siano conservativi e che quindi vi sia spazio per un miglioramento degli obiettivi indicati. «Ci sono metodologie riconosciute e significative per fare valutazioni. Noi non siamo preoccupati», ha dal canto suo rimarcato a Milano, riguardo alle sofferenze del partner tedesco, il presidente di Unicredit Carlo Salvatori, destinato a lasciare il posto a Rampl alla guida della nuova superbanca, ma intenzionato ad non abbandonare Piazza Cordusio: «Io sto in Unicredit e ci sto benissimo. Ci saranno i presupposti - ha annunciato - perchè io possa rimanere in Unicredit nel tempo». Salvatori ha poi voluto allontanare le ipotesi di uno scarso entusiasmo di Bankitalia per l'operazione: Bankitalia, ha detto, in risposta alle domande dei giornalisti, era «informata e d'accordo». E a Bankitalia, impegnata a difendere l'italianità di Antonveneta e Bnl contro gli olandesi di Abn Amro e gli spagnoli del Bbva, ha lanciato un messaggio, da Bruxelles, il commissario Ue alla Concorrenza Neelie Kroes. «Fazio sarà molto orgoglioso che una banca italiana abbia acquisito un istituto di credito tedesco», ha affermato, definendo Unicredit-Hvb «una grande operazione». «È una iniziativa di cui mi sono molto rallegrato», sono state le parole del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. «Mi auguro - ha aggiunto - che questo inizio di risveglio nel settore della finanza abbia un seguito».

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