Accordo sul tessile tra Italia e Cina: export limitato fino al 2008
L'accordo sarà operativo da subito, se sarà approvato dal Consiglio dei ministri europei al quale Mandelson dovrà sottoporlo. L'intesa evita l'avvio di un contenzioso davanti alla Wto, che avrebbe avuto come immediata conseguenza la sospensione delle esportazioni di due prodotti tessili cinesi, le T-shirt e il filato di lino, su cui la Ue ha lanciato due settimane fa una procedura d'urgenza, scaduta ieri pomeriggio. A pochi minuti dalla scadenza, e dopo un negoziato durato ore, si è concordato un piano che, secondo Bruxelles, «consentirà di gestire la crescita delle importazioni di tessile cinese verso la Ue fino alla fine del 2008». Molto soddisfatto il commento di Mandelson, che ha coronato con un successo la sua missione a Shanghai: «Ho sempre chiesto che la questione venisse risolta in modo amichevole e non attraverso misure unilaterali prese dalla Ue, anche se abbiamo il diritto di agire nell'ambito del protocollo di accesso della Cina alla Wto», ha dichiarato il commissario. «Valuteremo assieme alle aziende che i termini dell'accordo consentano, come ci auspichiamo, di tutelare effettivamente le imprese italiane ed europee dalla concorrenza sleale, e nel contempo di consentire loro la via della ristrutturazione e del rilancio» ha dichiarato a Roma il ministro delegato al Commercio estero Adolfo Urso.