Pensioni, la riforma del Tfr slitta al prossimo anno
Nell'incontro di ieri con le parti sociali il ministro del Welfare Roberto Maroni ha annunciato per i prossimi giorni l'approvazione della bozza di decreto attuativo da parte del Consiglio dei ministri, ma anche il rinvio al primo gennaio 2006 dell'inizio del «semestre bianco», ovvero il periodo nel quale il lavoratore potrà esprimere la decisione sul proprio Tfr. L'avvio dei sei mesi oltre i quali il silenzio del lavoratore sarà considerato «assenso» al conferimento del Tfr ai fondi pensione era stato inizialmente annunciato per luglio 2005 e poi per ottobre. I sindacati hanno parlato di «azzeramento della situazione» e si sono augurati che il provvedimento a questo punto possa ricalcare l'avviso comune siglato a febbraio da 17 organizzazioni. La «torta» del trattamento di fine rapporto annuo - ha spiegato il ministro Maroni dopo l'incontro con le parti sociali - ammonta a 10 miliardi di euro e il Governo ha il «dovere di garantire il massimo dell'informazione» per fare sì che il silenzio assenso non scatti per mancanza di informazione ma piuttosto come una «scelta consapevole». Per questo il Governo punta a lanciare nell'ultimo trimestre del 2005 una «campagna di comunicazione istituzionale» molto intensa, nella quale potranno essere utilizzati una parte dei 20 milioni di euro previsti inizialmente per le compensazioni per le imprese che avrebbero dovuto rinunciare al Tfr. Tutto rinviato, quindi, mentre spetterà al Consiglio dei ministri (nei prossimi giorni e comunque entro la fine del mese) decidere in via preliminare sulla bozza di decreto di attuazione della riforma della previdenza. La delega va esercitata entro il 6 ottobre 2005 e il ministro ha assicurato che dopo il via libera del Consiglio dei ministri si aprirà il confronto con le parti sociali, da concludere, ha detto, «entro settembre».