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Il tribunale di Padova prende tempo sul nuovo cda

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Il giudice Giovanni Giuseppe Amenduni, chiamato a sbrogliare la complicata matassa dai ricorsi sul cda targato Lodi presentati prima di Abn Amro e ora anche dalla Consob, ha preso ancora una volta tempo. Dopo aver ascoltato ieri in contradditorio tutte le parti - rappresentate da un plotone di una trentina di avvocati - si è riservato di depositare in settimana la decisione di convalida o revoca del decreto di sospensione dei vertici della banca. Ma Amenduni ha aggiunto un tassello in più, riservandosi anche di sentire, prima di confermare l'eventuale azzeramento degli organi sociali, gli amministratori e i sindaci della banca. Un atto previsto dall'articolo 2378 del codice civile, e che il giudice ha fatto presente alle parti in udienza: per i legali di Banca di Lodi gli amministratori da sentire non potrebbero che essere quelli nominati dall'assemblea del 30 aprile. Un allungamento dei tempi, in questo momento, sembra giocare più a favore di Banca di Lodi, che mentre attende il via libera all'Opas su Antonveneta ha depositato venerdì al Tar del Lazio il ricorso contro la delibera Consob sul «concerto».

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