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L'uomo del petrolio lascia un'eredità lunga 50 anni

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Nel suo «commiato» - tre cartelle lette con la voce emozionata - non ha dimenticato di fare gli auguri a Paolo Scaroni che lo andrà a sostituire. L'uomo del petrolio che solo un anno fa si era augurato di "fare le nozze d'oro con il gruppo" - gli sarebbero mancati ancora 2 anni per il cinquantenario - ha ringraziato «l'azionariato: il Tesoro, i fondi, i piccoli azionisti. Ma sopratutto la squadra» che gli è stata vicina e che gli ha consentito di andare via «dopo aver chiuso un anno record, il 2004, un primo trimestre 2005 andato ancora meglio ed un secondo trimestre che sta andando bene». Con una vena polemica, Mincato ha aggiunto che non è l'ad che fa grande l'Eni ma l'Eni che fa grande l'ad. Le «più grandi soddisfazioni, ha poi aggiunto, paradossalmente, sono arrivate negli ultimi 15 giorni», compreso - c'è da scommetterci- l'atteggiamento dei fondi che hanno contestato il rinnovo del cda con la sua uscita.

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