Ecco il senso dell'Italia per l'artigianato
Si conferma così l'indagine socio statistica che recentemente ha indicato le organizzazioni di rappresentanza professionale e imprenditoriale in cima alla considerazione e alla fiducia degli italiani. Questa crescita di iscritti, economicamente e sociologicamente può essere letta in maniera bivalente. Da un lato, se si pensa alla lunga crisi degli anni '70 e si ricorda che l'artigianato "resse" l'economia del Paese attraverso la nascita di una miriade di aziende, frutto di specializzazioni derivanti dalla conversione dalla grande industria o anche dal "make down" di questa, così come dall'inventiva e dall'ingegnosità, valuteremmo di star vivendo una fase analoga, in cui però giocano un ruolo importante le organizzazioni di rappresentanza, in termini di servizi e assistenza. Dall'altro lato, quello rappresentativo questo dato potrebbe essere frutto di un aspetto oggettivo di una mancata politica a favore dell'impresa e quindi nella ricerca di una più forte tutela sindacale. Casartigiani è una Confederazione autonoma, l'autonomia è un nostro cardine statutario non a caso siamo, Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani, e siamo sempre stati convinti che una organizzazione di rappresentanza sindacale o imprenditoriale debba rimanere imparziale rispetto alla politica. Si tratta di una parziale utopia, perché il mondo sindacale è sempre stato un mondo ispirativamente parapolitico e poi non è possibile non avere le proprie idee sulla polis e sulla societas. Ma noi abbiamo sempre predicato quello che abbiamo razzolato nonostante, alcune richieste, datate e non, ce ne siamo guardati bene dal candidarsi o prendere incarichi politici e abbiamo preteso incompatibilità statutarie, perché convinti, che se si vuole fare bene la rappresentanza di una categoria, si deve essere rispettati per l'assenza di personali ambizioni politiche e rispettare tutti e pur avendo le proprie idee che, del resto, non abbiamo mancato di far sentire. E soprattutto, ci si deve interessare di politica, considerare e farsi considerare e rispettare da questo o quel esponente per dimostrare le giuste ragioni del settore e non viceversa rappresentare un settore e fare gli interessi di una parte politica, per garantirsi un trampolino di lancio verso qualche prestigiosa poltrona, con tutto il rispetto per chi, fatta salva la buona fede, non la pensa così e con tutta la stima verso chi è impegnato in ambito esclusivamente locale. E poi vuoi mettere la soddisfazione di sapere che col nostro rifondato sistema Casartigiani diamo lavoro a migliaia di persone. Casartigiani, quindi, è un organizzazione autonoma e naturalmente laica, ma la sua storia e la sua matrice , aldilà dei neo posizionamenti ideologici di iscritti o dirigenti, a destra o a sinistra, fu ispirata dalla compenetrazione artigiana col cattolicesimo democratico e col cattolicesimo liberale, come vollero i nostri fondatori nel '58 . In tal senso per fare una distinzione semplice e alla buona, per quei pochi che non lo sapessero, entrambe le filosofie politiche nell'ambito cattolico, si rifanno alla dottrina sociale della Chiesa di cui la enciclica Rerum Novarum di Papa Pecci, Leone XIII, è l'archetipo, ma mentre la prima dà privilegio al valore della crescita sociale nell'uguaglianza, la seconda mette in primo piano l'individuo con i suoi diritti economici e d'impresa, pur nella crescita collettiva. Fatte queste premesse veniamo all'oggi, molti, potremmo dire i più, guardarono, come è dimostrato e asseverato, con simpatia, nel mondo artigiano, all'avvento del centro destra, per delusione circa la sensibilità della precedente coalizione e per i programmi e le incoraggianti affermazioni degli esponenti del Polo circa l'impresa e l'artigianato in parte mantenute, ma soprattutto verso l'impresa in generale. Ma questo non è avvenuto, subito. Ricordiamo infatti alcune co