Lodi e Abn prima si armano e poi trattano

Un finale quasi obbligato, visto che entrambi gli schieramenti dispongono di una quota di blocco che renderebbe difficile la governance dell'istituto, al di là di chi finirà per realizzare l'opa. Ma mentre le trattative sarebbero in corso (nonostante le smentite arrivate ieri da Amsterdam) i due contendenti si preparano al peggio, e dunque a proseguire una battaglia che rischia di trascinarsi per chissà quanto tempo nelle aule dei tribunali. In questo senso Abn ha confermato di voler andare avanti sulla via giudiziaria, con il primo obiettivo di far decadere il consiglio dell'Antonveneta (tutto di marca Fiorani) eletto nel corso dell'ultima assemblea. Daltra parte, Lodi non sta certo con le mani in mano e ieri sono rimbalzate indiscrezioni, non confermate ufficilamente, su una possibile trattativa con la Royal Bank of Scotland per un'alleanza industriale e finanziaria. La notizia, riportata oggi anche dal settimanale Economy, fa così tornare alla ribalta l'istituto di credito scozzese, settimo per importanza in Europa, dopo aver chiuso l'esercizio 2004 con 10 miliardi di euro di utili. Per ironia della sorte, proprio la Royal Bank of Scotland all'inizio di gennaio era stata al centro di rumors per un progetto di scalata ai danni dell'istituto olandese Abn Amro. Intanto la verifica della regolarità delle comunicazioni fatte dalle banche agli organi di vigilanza, ma anche l'esame dei controlli esercitati da questi ultimi su tutta la vicenda Antonveneta sono oggetto dell'inchiesta della procura di Roma che ha fatto acquisire dalla guardia di finanza documenti presso Bankitalia, Consob, Banca Popolare di Lodi e Antonveneta. L'inchiesta romana, affidata al procuratore aggiunto Achille Toro ed al sostituto Perla Lori, è per il momento contro ignoti e prende in esame l'ipotesi di reato di ostacolo all'attività degli organi di vigilanza. Il fascicolo processuale è stato aperto sulla base di una denuncia nella quale si chiede di approfondire i profili delle comunicazioni delle banche a Consob e Bankitalia. Per questo motivo gli uomini delle fiamme gialle, nel corso delle quattro acquisizioni compiute mercoledì hanno acquisito tutti i documenti, istruttorie e controlli degli organismi di vigilanza compresi, necessari per ricostruire il caso Antonveneta. L'inchiesta, è stato sottolineato ieri a piazzale Clodio, non ha punti di contatto con quella di Milano e riguarda fattispecie diverse. In settimana tutte le carte prelevate dalla guardia di finanza saranno consegnate ai magistrati. A metà della prossima è in programma un primo punto della situazione degli inquirenti dopo l'esame del carteggio.