Fazio sarà l'uomo della pace

Subito dopo la decisione della commissione di Lamberto Cardia, il primo a gridarlo ai quattro venti è stato uno dei personaggi più distanti da via Nazionale, il presidnete della commissione finanze della Camera, Bruno Tabacci (Udc). Ma le cose non stanno così, ha risposto il presidente della commissione Lavori Pubblici di palazzo Madama, Luigi Grillo (Forza Italia). «È un tentativo assai goffo, volto a creare sempre e comunque scontri, quello di presentare la delibera della Consob sulla Popolare di Lodi e su altri come una bacchettata ad altre istituzioni. Quando la si smetterà di offrire un quadro della realtà sempre e solo in termini di scontri - ha aggiunto Grillo - in particolare tra istituzioni, sarà sempre tardi». «La Consob, in un campo esclusivamente a lei demandato, ha preso una decisione che, come preannunciato dalla Popolare di Lodi - ha ricordato Grillo - sarà sottoposta alla verifica, anche con la richiesta di provvedimenti cautelari, del giudice amministrativo. Sono le normali procedure per far valere gli interessi legittimi. Allo stato non c'è che da attendere». «È auspicabile che vi sia un rapido vaglio del provvedimento; ma non si può dimenticare che la Lodi sul mercato, con operazioni di mercato, ha registrato un indubbio successo. Si vedrà - ha aggiunto Grillo, negando che la Consob abbia "bacchettato Bankitalia" - quale sarà il responso della Magistratura e quali, comunque si pronuncino i giudici, saranno gli sviluppi procedurali in una materia nella quale prima di parlare occorrerebbe conoscere bene le complesse normative, se non si vogliono esprimere giudizi strampalati, come accade parlando di bacchettate. Si spera comunque che una verifica sugli acquisti di Abn Amro e, soprattutto sul relativo prezzo, sia rapidamente effettuata dalla stessa Consob. Quando si promuovono indagini è bene che si svolgano a 360 gradi». Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della commissione finanze del senato, Riccardo Pedrizzi (Alleanza Nazionale). «In questo momento non si può dare un giudizio definitivo», ha detto. «Ma Bankitalia ha agito in modo assolutamente corretto, nel pieno rispetto delle sue prerogative - ha aggiunto - tanto che ha autorizzato i due colossi esteri, Abn e Bbva, ad aumentare la loro presenza in Antonveneta e Banca nazionale del lavoro. Un'autorizzazione che nessuno aveva mai messo in dubbio, viste le dimensioni dei due istituti esteri». Dunque nessuna discriminazioni sulla nazionalità, ma una corretta applicazione delle regole. «Senza entrare nel merito della decisione Consob - ha proseguito Pedrizzi - sulla vicenda il mercato aveva dato comunque una risposta, assegnando a Fiorani oltre il 50% delle quote. Ora la Consob ha fatto una valutazione, sulle quali non è il caso di entrare, visto che l'autorità deve restare libera da ogni condizionamento della politica. Ma è chiaro che vigilare su un'azione di concerto non è compito di Bankitalia». Via Nazionale, non in modo diretto ma per voce dei parlamentari più vicini al governatore, respinge dunque al mittente ogni attacco. E in prospettiva si ritaglia un ruolo di ricucitura. In un modo o in un altro le battaglie, sia a Padova che a Roma, in Bnl, dovranno pur terminare. E allora Bankitalia potrà essere determinante per consentire quell'obiettivo che sta maggiormente a cuore al numero uno dell'istituto: garantire un corretto funzionamento delle banche nell'interesse della stabilità del mercato e - in ultima analisi - dei risparmiatori italiani.