PREVISIONI UNIONCAMERE

A mettersi in luce saranno la Val d'Aosta (+1,6% sul 2004), il Trentino Alto Adige e l'Abruzzo (+1,4% per entrambe) con un tasso di crescita economica maggiore rispetto alle altre regioni italiane. A sostenerlo è il centro studi di Unioncamere nel rapporto "Scenari delle economie locali" che verrà presentato il prossimo 9 maggio in occasione della terza giornata dell'Economia. Alle spalle di questo terzetto - secondo la ricerca - si dovrebbero piazzare, con un tasso dell'1,3%, la Lombardia, il Veneto, la Liguria ed il Molise, mentre la maglia-nera della crescita 2005 dovrebbe essere indossata da Friuli Venezia Giulia, Calabria e Basilicata, che non dovrebbero registrare un avanzamento del Pil maggiore dello 0,8%. Il Lazio con una crescita del pil dell'1,1% si colloca al di sotto della media nazionale, ma in ripresa rispetto al 2004. Stesso quadro per le esportazioni. Investimenti fissi in crescita, ma meno che nel resto del Paese. Solo alla voce «spese per consumi delle famiglie» il Lazio scavalca la media italiana. Anche se di un decimo di punto. Ma segue regioni «più virtuose». A guidare la classifica delle esportazioni, in «sensibile» crescita in tutto il Paese (+5,8%) - a fronte di un tasso di crescita dell'import del +5,5% - dovrebbe essere la Liguria (+10%), seguita dalla Puglia (+7,3%) e dal Trentino Alto Adige (+7,2%). La ripresa toccherà anche il Lazio dove è atteso un +5,2%, a fronte di un magro 2004: 0,3%. All'Umbria, invece, il primato dell'aumento delle spese per consumi delle famiglie (+1,6%) a fronte di una media del +1,2%. Il Lazio doppierà il valore medio di un decimo di punto (+1,3%) come il Trentino Alto Adige, il Veneto, l'Emilia Romagna, l'Abruzzo e la Sicilia Dall'Abbruzzo, seguito dal Molise, si attende la maggiore quota di in investimenti fissi in macchinari e impianti: +4,7% e +4,5%. Rispetto a un valore medio pari a +2,3% nel Lazio le imprese dovrebbero investire in capitale fisso il 2%, tre decimi di punto in più rispetto al 2004. Secondo Unioncamere nel 2005 il ritmo di crescita dei posti di lavoro subirà un lieve rallentamento (+0,5% dopo il +0,8% dello scorso anno). Molise (+1,0%) e Sardegna (+0,9%) saranno le regioni in cui l'occupazione crescerà di più.